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Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ribadiscono la loro contrarietà all'autoproduzione nei porti
In una lettera al ministero denunciano l'aumento dei tentativi di utilizzare questo tipo di pratica
23 marzo 2018
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, in una lettera inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno denunciato che in vari porti italiani alcune compagnie di navigazione stanno tentando di impiegare i propri marittimi in sostituzione dei lavoratori portuali. «Nonostante i nostri appelli ad un maggior controllo sulle previsioni di legge in tema di autoproduzione - hanno sottolineato le tre sigle sindacali - si stanno moltiplicando i tentativi di utilizzare questo tipo di pratica che da sempre ci vede schierati contro».
«Ci riferiamo - hanno precisato i sindacati nella lettera - alle ultime istanze, in ordine temporale, presentate in alcuni porti siciliani da società quali Caronte & Tourist Isole Minori, GNV e CIN-Tirrenia ed anche ad altre situazioni analoghe denunciate in altri porti italiani che fanno pensare ad un disegno strategico in atto che ci vedrà contrari e pronti eventualmente alla mobilitazione dei lavoratori portuali».
«Riteniamo che l'autoproduzione - hanno specificato Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - possa essere autorizzata solo nei porti in cui non è possibile avvalersi di lavoratori portuali, come definito dagli accordi internazionali, e comunque limitatamente a singole toccate di navi che devono essere dotate di mezzi adeguati alle operazioni da svolgere e che abbiano personale esclusivamente dedicato all'esercizio di tali operazioni, non fungibile, assunto con libretto di navigazione e aggiunto in sovrannumero rispetto al personale previsto in tabella minima di sicurezza».
«L'utilizzo di lavoratori marittimi, compreso il personale di macchina, non in possesso delle necessarie competenze per effettuare le operazioni portuali - hanno concluso i tre sindacati, rendendosi disponibili ad un confronto preventivo - creerebbe un pesante squilibrio dell'organico del porto e della sicurezza».
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