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Nel 2017 nel porto di Civitavecchia i crocieristi sono calati del -6%, mentre i passeggeri di linea sono cresciuti del +4%
Merci varie in aumento del +7%
27 marzo 2018
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha reso noto che nel 2017 il porto di Civitavecchia ha movimentato 1,85 milioni di passeggeri dei servizi marittimi di linea, con una progressione del +4% rispetto a 1,78 milioni nell'anno precedente, mentre i crocieristi sono diminuiti del -6% attestandosi a 2,20 milioni di unità, flessione - ha specificato l'ente - prodotta esclusivamente da una contrazione del flusso di crocieristi in transito a differenza dei crocieristi imbarcati/sbarcati, che sono risultati in leggera crescita. L'AdSP ha evidenziato che nel 2017 nel porto di Gaeta è stato invece registrato un record storico con 4.500 crocieristi e 12 navi approdate.
Relativamente al traffico delle merci movimentato lo scorso anno dal porto di Civitavecchia, l'ente portuale ha spiegato che le merci varie in colli sono ammontate ad oltre 5,8 milioni di tonnellate (+7%), incremento che è stato determinato da un' ulteriore crescita del +3 % del traffico ro-ro che è stato di 4,9 milioni di tonnellate, con i mezzi pesanti imbarcati/sbarcati che sono cresciuti di oltre il +6% tornando a superare la soglia di 200mila unità annue. In sensibile incremento anche il traffico di merci in contenitori, che stato di 900mila tonnellate (+45%) con una movimentazione di contenitori pari a 94.401 teu (+27%), di cui 69mila pieni e 25.500 vuoti.
Inoltre l'AdSP ha precisato che tra le rinfuse solide si è evidenziata un'importante crescita del +30% del traffico di prodotti metallurgici e minerali di ferro che è stato pari complessivamente a 300mila tonnellate, con rialzi sia per le quantità di merci sbarcate (+30%) che per quelle imbarcate (+28%) determinati, in particolare - ha spiegato l'ente - da una ritrovata dinamicità delle acciaierie di Terni che a fronte di una maggiore richiesta di materia prima (ferrocromo sbarcato+34% per 150mila tonnellate complessive) fanno riscontrare un incremento della produzione (coils in acciaio imbarcati +22% pari a 53mila tonnellate complessive). L'AdSP ha evidenziato che tale ulteriore crescita di questi traffici si è riscontrata anche nei primi mesi del 2018. Nel 2017, inoltre, è stato segnato anche un sensibile incremento del traffico di fluorite +24% (terra che va miscelata al cemento), estratta nei pressi del Lago di Bracciano e imbarcata nel porto di Civitavecchia, pari complessivamente ad oltre 90mila tonnellate. Tra le altre rinfuse si evidenzia infine un forte incremento del traffico di cippato di legno prodotto dei boschi del territorio umbro/laziale e destinato alle centrali di biomasse, con una crescita del +88% per un totale pari a 60mila tonnellate.
Lo scorso anno nel porto di Civitavecchia il traffico di autovetture nuove è stato di 280mila unità, dato che conferma il trend positivo del 2016 e ciò - ha precisato l'authority - nonostante la decisione dell'operatore Grimaldi, assunta ad inizio 2016, di spostare il traffico auto FCA di Melfi a Gioia Tauro portando a Civitavecchia, a partire dal 2017, le auto FCA prodotte dalla fabbrica di Cassino.
È stato invece registrato un calo dei prodotti raffinati petroliferi. L'ente ha rilevato che in questo settore il porto di Civitavecchia continua a risultare poco competitivo tenuto anche conto dell'assenza di una banchina petrolifera nella futura Darsena energetica e grandi masse di cui da anni si attende la realizzazione.
Nel 2017 il porto di Gaeta ha segnato un incremento del +2,6% (+47mila tonnellate) del traffico complessivo determinato essenzialmente dall'aumento delle merci liquide del +14% (+160mila tonnellate), pari complessivamente a 1,3 milioni di tonnellate, a fronte di una flessione del -17% del traffico di merci secche (-112mila tonnellate), pari a 550mila tonnellate complessive. Il traffico di merci secche - ha reso noto l'AdSP - diversamente dal primo semestre quando si registrava un preoccupante -35%, nel secondo semestre è risultato in crescita del +6%, rispetto al secondo semestre del 2016, e del +27% rispetto al primo semestre del 2017. Da segnalare una sensibile crescita, nella categoria “altre rinfuse solide”, del traffico di wood pellets (+125%) pari complessivamente a 68mila tonnellate.
Infine per quanto concerne il porto di Fiumicino si confermano gli stessi volumi del 2016 con 3,4 milioni di tonnellate di prodotti raffinati sbarcati e 60 navi approdate a fronte delle 68 del 2016.
«Tali dati, benché positivi - ha commentato il presidente dell'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo - non possono tuttavia far venir meno l'esigenza di portare avanti tutte quelle iniziative e progetti volti a rendere ancora più competitivi i porti del network laziale, rendendo più efficienti i servizi portuali e di interesse generale e potenziando la dotazione infrastrutturale portuale dei tre porti laziali. In particolare - ha specificato di Majo - l'aumento del traffico container, oggi arrivato a quasi 100mila teu, è ancora lontano dai livelli che questa AdSP auspica che il principale concessionario del settore possa raggiungere nei prossimi anni. Analogamente si rimane in attesa che i principali operatori del settore del traffico automotive riescano a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di crescita dei volumi di questo settore».
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