- Oggi nel porto di Triest4e, con una cerimonia che si è tenuta a bordo della nave Und Ege, è stato inaugurato il nuovo parco ferroviario del Terminal Ro-Ro di Riva Traiana, nel Porto Franco Nuovo, opera che sancisce la conclusione dei principali investimenti nel rifacimento dell'approdo gestito dalla Samer Seaports &Terminals, società partecipata al 60% dall'armatore turco U.N. Ro-Ro e al 40% della triestina Samer & Co. Shipping.
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- In poco più di 12 mesi di lavori è stata sistemata la banchina del lato sud del Molo V, sono stati rifatti i binari asserviti ai magazzini 51 e 53, è stato abbattuto il magazzino 50 (e ricollocati in un'altra area del porto i pannelli fotovoltaici). Inoltre sono stati completamente ripavimentati più di 30.000 metri quadri di piazzali ed è stata resa operativa la gru intermodale, capace di operare su quattro binari lunghi 310 metri.
- Allo stato attuale, quindi, il Terminal di Riva Traiana può disporre di tre magazzini (51, 53 e il 55, quest'ultimo dotato di celle frigorifere) e ha una capacità di stoccaggio superiore a 800 container teu. Al Terminal di Riva Traiana, che è la base operativa principale dell'Autostrada del Mare che collega il porto di Trieste alla Turchia, approdano giornalmente i traghetti ro-ro destinati ai porti turchi di Pendik, Ambarli, e Mersin, per un totale di nove toccate alla settimana. La Samer Seaports & Terminals movimenta ogni anno una media di oltre 150.000 unità pesanti, 22.000 mezzi nuovi e circa 40.000 teu, per un totale di oltre 3 milioni di tonnellate di merce.
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- Samer ha sottolineato che il recente investimento, valutabile in oltre 12 milioni di euro, ha sostanzialmente rivoluzionato il layout del Molo V che è diventato una perfetta infrastruttura ferroviaria adatta ad accogliere i crescenti volumi di traffico dello scalo giuliano. «Il Molo V - ha ricordato l'amministratore delegato della Samer Seaports & Terminals, Doriano Mistrangelo - accoglie il traffico intermodale da e per il Centro Europa, soprattutto Austria, Germania e Lussemburgo, e lo incanala verso i porti della Turchia. A fronte di un costante aumento dei traffici, in particolare ferroviari, abbiamo investito pesantemente per quanto riguarda l'ammodernamento della nostra infrastruttura. E se prima potevamo operare su circa 1.500 treni all'anno, al termine del 2018 potremmo superare quota 3.000 treni smistati. Con una notevole ricaduta per l'occupazione, considerato che in certe giornate oltre 150 persone lavorano nel nostro terminal».
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- «Il nostro scalo - ha spiegato il presidente della Samer & Co. Shipping, Enrico Samer - ha puntato forte sui traffici ferroviari e l'investimento da noi effettuato sul Molo V va letto proprio in quest'ottica. Se un armatore importante come U.N. Ro-Ro ha deciso di radicare sempre più la propria presenza nel porto di Trieste, è evidente come le prospettive future di crescita, nell'ambito di una proficua collaborazione tra attori pubblici e privati, siano sempre più interessanti. La Turchia è presente stabilmente nella nostra città da tantissimi anni, con enormi benefici per il tessuto economico triestino. Di questo siamo molto orgogliosi».
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