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Corsini (AdSP Tirreno Settentrionale): il sistema portuale e dei trasporti è essenziale per la creazione di una comunità euromediterranea
Consegnato un position paper al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani
15 maggio 2018
Venerdì scorso a Firenze, in occasione del dibattito sul tema “Che futuro per la politica di coesione dopo il 2020? Dialogo con i cittadini” organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con il Comitato europeo delle Regioni e la Commissione Europea, il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, ha consegnato al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, al presidente dell'ente regionale toscano, Enrico Rossi, e al presidente del Comitato europeo delle Regioni, Karl-Heinz Lambertz, un position paper intitolato “I porti marittimi quali pilastro fondamentale della politica di coesione dell'UE: verso un approccio macroregionale nel Mediterraneo occidentale”.
Nel documento Corsini evidenzia che, «a seguito della recente riforma portuale italiana, il porto core network di Livorno è ora il perno di un sistema multiportuale che comprende una serie completa di nodi logistici e di trasporto all'interno di una dimensione geografica composta da territori, coste ed isole. Pertanto la principale sfida della nuova Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale - spiega - è quella di integrare il core network con la rete globale di trasporti al fine di garantire l'accessibilità e la connettività delle regioni e delle aree periferiche al mercato interno senza frontiere».
«Quale primario sistema multiportuale situato lungo importanti assi di trasporto euromediterranei - osserva Corsini - i porti di Livorno, Piombino, delle isole Capraia ed Elba sono fortemente impegnati nello sviluppo dei traffici dei passeggeri e delle merci, in particolare delle produzioni agricole, tra l'Europa continentale, le isole e i paesi non UE».
«Il prossimo quadro finanziario pluriennale dell'UE - rileva Corsini nel position paper - si trova in una fase vitale sia dello sviluppo dell'Unione che della crescita dei sistemi portuali. La coesione di territori periferici come le isole con le regioni centrali europee dipende molto da una rete di trasporti efficiente e sostenibile; a tale riguardo, l'obiettivo finale della coesione è strettamente legato al buon funzionamento del sistema dei trasporti e alla sua dimensione territoriale, che avvicina le città e le località più lontane al mercato interno europeo».
«Il sistema multiportuale - prosegue Corsini - richiede pertanto una maggiore attenzione alle infrastrutture di trasporto nell'ambito della politica di coesione, in particolare ai sistemi integrati marittimi-terrestri, quali pilastri fondamentali dell'Unione Europea e del mercato interno. Riteniamo pertanto necessario ampliare la prospettiva della coesione territoriale al di là della pura cooperazione tra organismi regionali verso un più ampio programma macroregionale che comprenda l'intera area del Mediterraneo occidentale. L'istituzione di questa cooperazione per il Mediterraneo occidentale contribuirà indubbiamente ad integrare meglio le regioni e i nodi periferici insulari e sosterrà la creazione di una comunità euromediterranea di cittadini, imprese e operatori attraverso una rete di trasporto unica e connessa. In questa prospettiva, un'attenzione ancora maggiore rivolta ai porti, al trasporto marittimo e alla blue economy rappresenta un potente strumento per rafforzare e migliorare la coerenza della politica dell'UE nel settore dei trasporti, della coesione e della dimensione esterna dell'UE. Pertanto - conclude Corsini - ci proponiamo di collaborare con voi per il miglioramento della dimensione della politica europea di coesione relativa ai trasporti e agli scambi via mare».
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