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Nel primo trimestre A.P. Møller-Maersk ha registrato un incremento della perdita dalle attività correnti
Skou: la parte di business del trasporto marittimo, in particolare. ha dato risultati insoddisfacenti
17 maggio 2018
Il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Maersk ha chiuso il primo trimestre di quest'anno con ricavi pari a 9,25 miliardi di dollari, con un incremento del +30% rispetto a 7,10 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2017 (cifra, quest'ultima, al netto del volume d'affari di 1,97 miliardi di dollari realizzato dalle attività del gruppo nel settore energetico che nel corso del 2017 sono state classificate come attività destinate alla dismissione). Il notevole rialzo dei ricavi è effetto dell'apporto della Hamburg Süd (incluso il marchio Aliança), compagnia di navigazione tedesca che il gruppo danese sta integrando nella propria organizzazione dopo aver ottenuto alla fine dello scorso anno tutte le necessarie autorizzazioni alla fusione ( del 30 novembre 2017). Al netto dei ricavi generati dall'attività della Hamburg Süd l'incremento del giro d'affari della A.P. Møller-Maersk registrato nei primi tre mesi di quest'anno risulta del +10%.
Il bilancio del primo trimestre del 2018 del gruppo danese mostra un EBITDA di 669 milioni di dollari (+5%) e un risultato operativo di segno negativo e pari a -3 milioni di dollari rispetto ad un EBIT positivo per 70 milioni di dollari nel primo trimestre dello scorso anno. Il risultato ante imposte è di segno negativo e pari a -123 dollari rispetto ad un risultato prima delle imposte anch'esso di segno negativo per -63 milioni di dollari nei primi tre mesi del 2017. L'utile netto è ammontato a 2,76 miliardi di dollari rispetto a 253 milioni di dollari nel primo trimestre dello scorso anno, forte incremento che è dovuto alla registrazione nei primi tre mesi del 2018 di proventi per 2,98 miliardi di euro derivanti dalle attività destinate alla dismissione. Il risultato economico netto dalle attività correnti è di segno negativo e par a -239 milioni di dollari rispetto ad una corrispondente perdita di -139 milioni di dollari nel primo trimestre dello scorso anno.
Nel solo segmento del trasporto marittimo, in cui il gruppo danese opera principalmente con il marchio Maersk Line, i ricavi si sono attestati a 6,8 miliardi di dollari, con una crescita del +38% rispetto a 5,0 miliardi di dollari nei primi tre mesi del 2017, aumento che risulta del +9% escludendo l'apporto della Hamburg Süd. L'EBITDA è risultato di 492 milioni di dollari rispetto ai 484 milioni dello scorso anno, risultato - ha precisato il gruppo danese - che ha subito l'impatto del rialzo dei costi unitari di trasporto, del rincaro del prezzo del fuel e dell'effetto dei cambi valutari. Per la sola Hamburg Süd l'EBITDA è risultato di 88 milioni di dollari. Nei primi tre mesi di quest'anno il costo unitario espresso in dollari per ciascun container da 40' (feu) trasportato è risultato di 1.895 dollari rispetto a 1.745nel primo trimestre del 2017, il costo medio del bunker è risultato di 382 dollari/tonnellata rispetto a 320.
Da segnalare che nell'elaborazione dei dati trimestrali presentati dal gruppo danese, con variazioni rispetto ai bilanci precedenti che rendono difficoltosa la comparazione, nel primo trimestre del 2018 nei risultati della divisione Ocean, che raggruppa le attività marittime del gruppo operate con i marchi Maersk Line, MCC, Seago Line, Sealand, Hamburg Süd e Aliança, sono inclusi quelli dei terminal portuali hub gestiti dal gruppo danese, ovvero i terminal di transhipment che il gruppo gestisce attraverso la filiale olandese APM Terminals nei porti di Algeciras, Port Said, Rotterdam e Tanger Med nonché attraverso joint venture nei porti di Bremerhaven, Salalah e Tanjung Pelepas. Inoltre dal bilancio della divisione sono stati esclusi ricavi e costi delle connesse attività di trasporto terrestre che sono state imputati alla divisione Logistics & Services.
Nei primi tre mesi di quest'anno la flotta di portacontainer della divisione Ocean ha trasportato complessivamente 3,22 milioni di feu rispetto a 2,60 milioni nello stesso periodo del 2017 (al netto dell'apporto di Hamburg Süd la crescita è stata del +2,2%, inferiore - ha specificato il gruppo - rispetto alla crescita prevista della domanda che è del +3-4% circa). Il nolo medio per container feu trasportato è stato di 1.832 dollari rispetto a 1.713 nei primi tre mesi dello scorso anno.
La sola divisione divisione Logistics & Services ha registrato ricavi pari a 1,5 miliardi di dollari, con un aumento del +6% rispetto a 1,4 milioni di dollari nel primo trimestre dello scorso anno, e un EBITDA di 23 milioni di dollari rispetto ai 32 milioni dello scorso anno. Il gruppo danese ha reso noto che il volume complessivo delle spedizioni containerizzate realizzato nei primi tre mesi del 2018 dalla divisione è stato pari a 145,7 milioni di teu e quello delle spedizioni aeree a 40mila tonnellate, contro rispettivamente 166,3 milioni di teu e 45mila tonnellate nel primo trimestre dello scorso anno.
Nel settore Terminals & Towage, che include le attività dei terminal portuali gateway del gruppo e le attività di rimorchio operate dal marchio Svitzer e che - assieme al comparto Manufacturing & Others - costituisce una delle nuove quattro divisioni di business in cui il gruppo ha riorganizzato le proprie attività, il volume di traffico containerizzato - conteggiato da A.P. Møller-Maersk in base al numero di movimentazioni correlate alle quote di partecipazione azionaria nei vari terminal - è stato pari a 4,0 milioni di unità rispetto a 3,7 milioni di movimentazioni nei primi tre mesi dello scorso anno.
«Nel primo trimestre del 2018 - ha evidenziato l'amministratore delegato di A.P. Møller-Maersk, Søren Skou, commentando i risultati trimestrali del gruppo danese - abbiamo registrato una crescita del 30% dei ricavi e l'integrazione dell'attività sta procedendo bene con il successo dell'inclusione della Hamburg Süd e con il completamento a marzo della transazione relativa a Maersk Oil che ha portato una plusvalenza contabile di 2,6 miliardi di dollari. Nel contempo - ha tuttavia precisato Skou - relativamente alle performance a breve termine, la parte di business del trasporto marittimo, in particolare. ha dato risultati insoddisfacenti». Skou ha specificato che il gruppo sta implementando misure a breve termine per accrescere la redditività e ha confermato le previsioni per l'intero esercizio annuale 2018.
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