- La Federación Nacional de Asociaciones de Transporte de España (FENADISMER) ha denunciato abusi e violazioni delle norme da parte di alcune piattaforme di e-commerce nella fornitura di servizi di trasporto e di consegna a domicilio. La federazione spagnola, a cui aderiscono oltre 32.000 aziende di autotrasporto per una flotta complessiva di più di 60.000 veicoli, a seguito della riunione di ieri presso il Ministero dei Trasporti del Comité Nacional de Transporte por Carretera, ha sottolineato che nel corso dell'incontro è stato rilevato con preoccupazione l'emergere della cosiddetta “economia collaborativa” nel settore del trasporto merci su strada, grazie alla quale - ha evidenziato FENADISMER - alcune note piattaforme logistiche di commercio elettronico, ben posizionate nel settore della distribuzione di beni di consumo e di consegne a domicilio, stanno svolgendo attività di trasporto subappaltandola illegalmente a privati che effettuano la distribuzione con i propri veicoli, con la conseguente violazione - ha denunciato la federazione spagnola - della legislazione settoriale nonché di quella fiscale e del lavoro e ciò - ha precisato FENADISMER - senza che le pubbliche amministrazioni competenti agiscano in modo decisivo per estirpare queste pratiche illegali.
-
- La riunione di ieri si è conclusa con la stesura di un comunicato in cui si specifica che «l'intera Sezione Merci del Comité Nacional de Transporte por Carretera esprime profonda preoccupazione per il modo in cui alcune società, che sono state definite di economia collaborativa, precarizzano i servizi di trasporto e la distribuzione urbana e interurbana di merci offrendoli attraverso individui a cui non sono legate da rapporti di lavoro o commerciali di alcun tipo. Ancora più scandaloso è che tali pratiche sono pubblicizzate in piena trasparenza e assoluta sfrontatezza, senza che vi sia la minima reazione né da parte delle autorità chiamate a difendere la legalità né da gran parte delle società, che osservano impassibili come queste aziende si stanno arricchendo con il margine di profitto che ottengono dall'inosservanza della legge. Di fronte a questa situazione, non possiamo che fare appello al buon senso, per imporre qualcosa di elementare come il rispetto della legge e delle regole di concorrenza che governano il mercato, impedendo che diventi una giungla degna di comunità sottosviluppate».
|