EDITORIALE
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Il commissariamento del commissario del porto di Genova
Signorini comprimario di Toti
Ci saranno pure - come sempre - vincitori e vinti a conclusione
delle trattative che hanno portato alla firma del contratto di
concessione relativo al nuovo container terminal di Calata Bettolo,
a Genova. Come spesso accade al termine di una faticosa negoziazione
molti dei protagonisti della vicenda avocano a sé il merito
di essere riusciti a raggiungere il traguardo: quello di trovare un
accordo tra le istituzioni e l'azienda che dovrà gestire le
nuove banchine. Tra questi non sembra esserci l'amministratore
delegato di Gruppo Investimenti Portuali, Giulio Schenone, a
giudicare almeno dalla smorfia seccata che si legge sul suo viso
nelle fotografie scattate in occasione della firma del contratto,
contrapposta alle espressioni soddisfatte dei rappresentanti delle
amministrazioni pubbliche che hanno insistito affinché si
giungesse alla sottoscrizione dell'intesa, minacciando di rimettere
altrimenti tutto in gioco.
Anche Paolo Emilio Signorini sorride nelle pose di rito. Ma tra
i supposti vincitori, quello che ha meno da gioire sembra proprio
essere il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del
Mar Ligure Occidentale: non certo per come si è conclusa la
storia dell'assegnazione della gestione del nuovo terminal, di cui
Signorini ha vissuto la sola fase finale essendo stato posto alla
guida dell'ente portuale negli ultimi giorni del 2016, ma per come
si è giunti a questa meta. In questi mesi, al di là
del suo effettivo ruolo nelle trattative, Signorini è apparso
essere lo spettatore passivo di iniziative assunte per lui dal
presidente della Regione. È sembrato che, volente o nolente,
abbia dovuto adattarsi a situazioni che non aveva generato. A molti
è apparso che alla guida del porto ci fosse Toti, non
Signorini.
I nostri lettori sanno che inforMARE
ritiene che la riforma della legislazione portuale attuata
nell'estate del 2016 abbia determinato il commissariamento
permanente delle Autorità Portuali italiane, ora Autorità
di Sistema Portuale.
La disinvoltura con cui le istituzioni locali a Genova si sono
appropriate dei compiti attribuiti al presidente dell'Autorità
di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale evidenzia come sia
facile sottoporre a gestione commissariale lo stesso presidente
dell'ente portuale, sottraendogli funzioni a lui proprie. Questo
qualunque siano le capacità e le competenze del presidente
dell'AdSP, come dimostrato nel caso di Signorini, certo in possesso
delle qualifiche e della personalità utili a non farsi
sottrarre spazi di sua pertinenza.
Ciò dimostra ancora una volta - a nostro avviso - quanto
sia deprivato di forza l'incarico assegnato ai presidenti delle
Autorità di Sistema Portuale dalla riforma. Presidenti scelti
direttamente dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e
nominati d'intesa con il presidente della Regione che facilmente da
questi possono essere scavalcati. Dimostra quanto per loro è
agevole appropriarsi delle prerogative del presidente di una AdSP.
Dimostra insomma quanto è facile commissariare il commissario
di un porto.
Bruno Bellio
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Sabato a Genova, nella sede dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Ligure Occidentale a Palazzo San Giorgio, è
stato sottoscritto il contratto di concessione della durata di 33
anni con il quale il nuovo container terminal nato nello scalo
portuale del capoluogo ligure con i riempimenti effettuati a Calata
Bettolo è stato assegnato in gestione al Consorzio Bettolo.
Quest'ultimo è partecipato al 35% dalla Se.be.r. Srl, società
integralmente controllata dalla genovese Gruppo Investimenti
Portuali (GIP) che a sua volta è controllata dai fondi
Infravia e Infracapital, e al 65% dalla lussemburghese Itaterminaux
Sàrl (Terminal Investment Ltd. - TIL) che fa capo al gruppo
armatoriale elvetico Mediterranean Shipping Company (MSC), che
sabato nel porto di Genova ha festeggiato anche il battesimo della
nuova nave MSC Seaview della sua compagnia crocieristica MSC
Crociere.
Secondo le previsioni, il nuovo terminal diventerà
operativo nel 2022 e avrà una capacità di traffico
annua iniziale pari a 720mila teu. Specificando che il terminal sarà
equipaggiato con gru in grado di servire portacontainer con capacità
oltre i 20mila teu, i partner del Consorzio Bettolo hanno precisato
che il terminal servirà sia le navi di MSC che i clienti di
Se.be.r. Srl, azienda quest'ultima che attraverso la società
integralmente controllata Terminal Contenitori Porto di Genova
gestisce il container terminal Southern European Container Hub
(SECH), che è adiacente al nuovo terminal di Calata Bettolo.
E a proposto del terminal SECH, che quest'anno celebra i 25 anni
d'attività, sabato è stato sottoscritto anche
l'accordo che stabilisce la proroga fino al 2045 della concessione
attraverso cui Se.be.r. gestisce il terminal.
«Dopo oltre quindici anni - ha affermato il presidente
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale,
Paolo Emilio Signorini, in occasione della firma degli accordi -
credo che la sottoscrizione della concessione con Consorzio Bettolo
sia una notizia attesa per tutto il porto di Genova. Il nuovo
terminal, al cui lay out abbiamo duramente lavorato nei mesi scorsi,
prevede a regime fino a 800.000 teu. Nei prossimi anni ci porremo
l'obiettivo di raggiungere 500.000-600.000 teu. Sarà un
terminal in grado di ospitare navi portacontainer più grandi
anche in connessione con i lavori sulla nuova diga. Sarà un
terminal gestito da soci con una grandissima competenza. Come è
noto, sono due i soci del Consorzio Bettolo, il secondo più
grande armatore al mondo e fondi americani, francesi e inglesi in
grado di fornire tutte le competenze tecnologiche e il know-how
necessario per l'armonizzazione del terminal. Inoltre abbiamo
investimenti previsti per l'accessibilità viaria e
ferroviaria in grado di non far impattare l'uscita delle merci dai
terminal con la viabilità urbana. Nei prossimi due anni
lavoreremo duramente per avviare celermente l'operatività».
Che l'accordo che assegna la gestione del nuovo terminal al
Consorzio Bettolo venisse sottoscritto sabato, in concomitanza con
il battesimo della MSC Seaview, è stato fortemente
voluto dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che sui
social media ha evidenziato il carattere storico della firma «per
la concessione trentennale del terminal contenitori di Calata
Bettolo al consorzio Bettolo. Questo - ha specificato - è uno
dei terminal su cui si svilupperà nei prossimi decenni il
porto di Genova e, dopo anni di attesa, finalmente abbiamo raggiunto
questo importante obiettivo».
Lo scorso settembre Toti, accompagnato dall'assessore regionale
Edoardo Rixi, dal sindaco di Genova Marco Bucci, dal presidente
dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini,
dall'imprenditore del settore petrolifero Alessandro Garrone e dal
terminalista e imprenditore logistico Aldo Spinelli, era volato a
Ginevra per incontrare il fondatore del gruppo MSC, Gianluigi
Aponte. Visita che Aponte aveva ricambiato lo scorso marzo
incontrando a Genova gli stessi rappresentanti delle istituzioni
nella sede della Regione Liguria, quando era stata ventilato
l'inizio dell'attività del nuovo terminal già nel
2019.
Il ruolo estremamente attivo di Toti svolto nella vicenda
conclusasi con la firma della concessione con il Consorzio Bettolo
ha raggiunto il suo culmine nei giorni scorsi quando il presidente
della Regione Liguria e il sindaco di Genova in una lettera inviata
ai soci del Consorzio Bettolo li hanno sollecitati a trovare un
accordo e a firmare al più presto il contratto di
concessione, altrimenti - hanno minacciosamente scritto precisando
di ritenere inaccettabile la situazione di stallo - avrebbero
richiesto all'Autorità di Sistema Portuale di riconsiderare
gli accordi raggiunti e le concessioni in via di definizione.
Missiva che evidentemente ha ottenuto l'effetto voluto: quello
di sottoscrivere il contratto sabato, quando era stato programmato
il battesimo della nave da crociera a Genova. Un doppio evento di
grande importanza per il gruppo armatoriale MSC, guidato oggi dal
figlio del fondatore che ha espresso la sua soddisfazione per
l'accordo per Calata Bettolo che - ha evidenziato il presidente e
amministratore delegato del gruppo MSC, Diego Aponte - «rappresenta
un momento di grande importanza per il sistema portuale ligure,
raggiunto grazie alla preziosa collaborazione delle istituzioni
locali, che hanno dimostrato di saper fare sistema a beneficio del
tessuto economico regionale. Siamo lieti - ha dichiarato - che
l'accordo sia stato siglato, non vediamo l'ora di poter contare su
un terminal pienamente operativo».
Più stringato il commento dell'amministratore delegato
del Gruppo Investimenti Portuali: «lo sviluppo di Bettolo - ha
detto Giulio Schenone - garantirà l'accosto delle grandi navi
portacontainer nello scalo ligure, e sarà complementare al
nostra presenza nell'adiacente terminal SECH».
A proposito della proroga della concessione al terminal SECH, il
presidente dell'AdSP ha evidenziato che «SECH è un
terminalista fondamentale per il porto di Genova con oltre 335.000
teu lavorati nell'ultimo anno, un piano di investimenti molto
significativo per oltre 120 milioni di euro per i prossimi anni e
ricadute positive per l'occupazione già in questa prima fase
con nuove assunzioni. Credo che, insieme ad altri provvedimenti che
stiamo adottando per il nostro sistema portuale - ha aggiunto
Signorini - questo traguardo sia la conferma che il porto è
in salute e che operatori validi e nuovi (ricordiamo che SECH ha
avuto una transizione importante dalla famiglia che lo ha creato ad
un assetto proprietario con nuovi fondi) scelgono i nostri porti nel
segno di un dinamismo che fa ben sperare per il futuro».
In occasione del battesimo della nuova nave da crociera MSC
Seaview, il presidente esecutivo di MSC Crociere, Pierfrancesco
Vago, ha specificato che in Liguria lavorano per il gruppo circa
2.500 persone e il 25% di tutti i dipendenti italiani dell'azienda.
«È a Genova - ha ricordato Vago - dove abbiamo deciso
di costruire le Torri MSC. Dove hanno sede l'Agenzia Le Navi. Grandi
Navi Veloci - GNV, la nostra divisione Food & Beverage e,
naturalmente, MSC Crociere. Genova - ha sottolineato - è il
nostro “home port”. Il porto in cui MSC Crociere
movimenta più passeggeri al mondo, dove il 90% del traffico
crociere è MSC. Queste nostre attività, i nostri
investimenti, attivano - in questa città, in tutta la Liguria
- ulteriori 3.500 posti di lavoro nell'indotto. Qui investiamo ogni
anno circa 600 milioni di euro, generando una ricaduta economica
complessiva pari a un miliardo e mezzo di euro».
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