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Alsea, necessario evitare ostacoli al transito delle merci ai valichi alpini e rilanciare il ruolo di porti e aeroporti
Schiavoni ha rilanciato la proposta di creare una Dogana Unica Europea per evitare pratiche anticoncorrenziali di singoli Paesi UE
21 giugno 2018
Alsea, l'Associazione Lombarda Spedizionieri e Autotrasportatori sollecita il governo italiano ad assumere iniziative affinché non venga ostacolato il transiti delle merci ai valichi alpini e affinché si rilanci il ruolo dei porti e e degli aeroporti a servizio dell'economia e delle imprese italiane.
In occasione dell'odierna assemblea pubblica dell'associazione a Milano, Betty Schiavoni, presidente Alsea, ha ricordato che l'Italia è il quarto Paese esportatore in Europa e l'ottavo a livello mondiale, con previsioni di crescita del +4,5% per ogni anno del prossimo triennio, e che l'Italia ha un rapporto export/import sul PIL tra i più elevati tra i grandi Paesi (48,7%), dimostrando un ottimo livello di apertura ai mercati esteri. Evidenziando come il 55% dell'export italiano e più del 60% dell'import avvengano con i Paesi della UE, Schiavono ha sottolineato che «sono quindi fondamentali per la nostra economia i valichi alpini e le reti ferroviarie e stradali. Per questo - ha osservato - l'Italia deve assumere un ruolo guida nella politica delle Alpi in modo che non si ripetano più decisioni unilaterali di Stati volti a limitare il traffico di merci pesanti».
Circa i porti e gli aeroporti italiani, la presidente di Alsea li ha esortati a di non farsi concorrenza tra loro, invitando anche a proseguire con gli accorpamenti delle Autorità di Sistema Portuale, sul solco della riforma portuale avviata nel 2016 e sulla scorta dello slogan: i porti e gli aeroporti devono essere al servizio dell'Italia, non il contrario.
Schiavoni ha quindi citato alcune possibili iniziative da assumere o alcuni ostacoli che potrebbero essere eliminati a costo zero, o con un costo limitato per il Paese, la cui adozione o rimozione, però, garantirebbe un grande ritorno. Innanzitutto la realizzazione del SUDOCO, lo sportello unico doganale e dei controlli, atteso ormai da oltre un anno, che consentirebbe una razionalizzazione in fase dei controlli sulle merci. Quindi la facilitazione al traffico e-commerce: in diversi Paesi - ha specificato - vi sono agevolazioni per l'importazione delle piccole partite del traffico e-commerce, mentre in Italia le imprese di spedizioni le attendono da un anno ma non stanno ancora arrivando.
Inoltre Schiavoni ha evidenziato il problema dei ritardi nel rilascio dei nulla osta sanitari a causa di una carenza cronica del personale degli USMAF, rilevando che basterebbero poche persone per far ripartire la macchina. Circa i trasporti eccezionali, Schiavoni ha denunciato che dal 2016 il rilascio delle autorizzazioni per questo tipo di trasporti avviene con una lentezza e con dei costi inaccettabili, con la conseguente perdita di traffici e con aziende produttrici che minacciano di delocalizzare le produzioni.
Anche per rimuovere alcuni di questi ostacoli, Schiavoni ha rilanciato la proposta di creare una Dogana Unica Europea per evitare pratiche anticoncorrenziali di singoli Paesi della UE che penalizzano i Paesi, come l'Italia, molto attenti ai controlli per la tutela della salute pubblica e del “Made in”.
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