Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
11:44 GMT+1
Gli industriali della Calabria concordano sulla necessità di accelerare la nomina del presidente del porto di Gioia Tauro
Mazzuca; evitare che l'enorme patrimonio di cui disponiamo vada disperso a beneficio di altri porti, italiani e stranieri
8 agosto 2018
«Gli imprenditori calabresi stanno compiendo un grande sforzo per mantenere il porto di Gioia Tauro al centro dell'agenda del Paese. E lo stanno facendo perché sono consapevoli che questa grande infrastruttura è di vitale importanza per il futuro non solo della nostra regione, ma dell'intero Mezzogiorno. Per questo apprezziamo l'impegno assunto dal ministro Lezzi per accelerare la nomina del presidente dell'Autorità Portuale, che dia una prospettiva più stabile e duratura a Gioia Tauro, fermo restando il lavoro del commissario Agostinelli». Lo hanno dichiarato oggi il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, e il presidente della Confindustria territoriale di Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, all'indomani della visita di Barbara Lezzi, ministro per il Sud, al porto calabrese.
«In questi anni - hanno sottolineato Mazzuca e Nucera - abbiamo investito una parte consistente del nostro impegno confindustriale su Gioia Tauro. Una questione sulla quale abbiamo messo in campo tutte le nostre energie, consapevoli del fatto che il porto è il principale sistema economico della nostra regione, in grado di spostare da solo diversi punti percentuali del Pil del Sud Italia. Per questo ci siamo impegnati su una pluralità di temi: dalla ZES, antica battaglia avviata nel lontano 2012 da Confindustria, oggi giunta a compimento grazie al concreto impegno della Regione, alla costante presenza dei vertici nazionali della Confindustria nazionale, con il presidente Boccia in persona, senza dimenticare la partecipazione ai tavoli di confronto interistituzionale sui problemi del porto».
«Registriamo positivamente - hanno aggiunto Mazzuca e Nucera - l'interesse anche di questo governo nazionale su Gioia, le cui potenzialità restano intatte nonostante la complessità dell'attuale fase economica. Oggi non è tempo di divisioni ma di fiducia e concretezza per arrivare a un pieno rilancio del porto, che deve passare dall'incremento dei volumi di traffico e, dunque, dall'aumento delle linee di shipping. Ma per far questo occorre rendere davvero attrattivo il territorio, completando gli interventi per l'intermodalità e raccordando Gioia Tauro con il corridoio paneuropeo Helsinki - La Valletta».
«Auspichiamo - hanno affermato i presidenti di Unindustria Calabria e Confindustria Reggio Calabria - che tra il mondo dell'impresa, le parti sociali e le istituzioni pubbliche si apra una stagione di confronto costruttivo sul futuro di questa infrastruttura, delle imprese che vi operano e dei lavoratori».
Soffermandosi sulla situazione dell'economia calabrese, Mazzuca ha evidenziato che «quando si lavora con serietà i risultati arrivano. I dati positivi certificati dalle anticipazioni del rapporto Svimez, che segnalano la crescita della Calabria a un tasso più alto delle altre regioni del Mezzogiorno - ha rilevato - ne sono una conferma, così come l'utilizzo virtuoso dei fondi strutturali europei confermato dalla stessa rappresentante del governo nazionale nel vertice di ieri con la Regione. Certo, adesso occorre un deciso e ulteriore cambio di passo e per questo continueremo a rappresentare uno sprone all'intero mondo politico-istituzionale perché il gap è ancora ampio e va recuperato in fretta. Su Gioia Tauro, in questo senso - ha concluso Mazzuca - si gioca una partita decisiva. È dovere di tutti affrontarla nel migliore dei modi per evitare che l'enorme patrimonio di cui disponiamo vada disperso a beneficio di altri porti, italiani e stranieri».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore