- Nei giorni scorsi una delegazione dell'Unione Piloti composta dal presidente Vincenzo Bellomo, dal vicepresidente Marco Ragusa e dal segretario Ciro Romano, accompagnati dall'avvocato marittimista Paolo Malaguti (Studio Legale Malaguti & Partners), ha incontrato i vertici del Parlamento europeo, tra cui il vicepresidente dell'assemblea legislativa, David Sassoli, e i componenti della Commissione Trasporti e turismo (TRAN) - Isabella De Monte e Daniela Aiuto -, della Commissione Lavoro ed affari sociali (EMPL) - Mara Bizzotto e Brando Benifei - e della Commissione per il Mercato Interno (IMCO) - Lara Comi (vicepresidente del PPE) - nonché gli europarlamentari Raffaele Fitto (Commissione CONT), Remo Sernagiotto (Commissione PECH) e David Borrelli (Commissione ITRE).
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- Il presidente dell'Unione Piloti ha ribadito ai vertici del Parlamento europeo e della Commissione Trasporti il problema legato al fatto che «ciclicamente, ad ogni cambio di Commissione Europea, taluni Paesi spinti dal vento della liberalizzazione tentano di barattare la sicurezza del porto con la liberalizzazione del servizio tecnico nautico del pilotaggio trascurando che - ha sottolineato Bellomo - ad oggi rappresenta un punto insostituibile della sicurezza della navigazione».
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- Il segretario dell'Unione Piloti si è soffermato sulle proposte di modifica della direttiva 2008/106/CE attualmente in discussione nelle Commissioni EMPL e TRAN precisando che «occorre tutelare il lavoro dei marittimi italiani ed europei, in primis - ha rilevato Romano - prevedendo strumenti per contingentare l'imbarco di marittimi provenienti da Paesi terzi, nonché ostacolare la volontà di alcuni armatori che perseguono lo scopo di agevolare l'imbarco di marittimi non europei ritenendolo - a torto - economicamente più appetibile».
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- Nel corso degli incontri sono stati affrontati anche temi della geopolitica del mare e a tal proposito l'avvocato Malaguti ha sottolineato «la necessità che l'ingente investimento da parte della Cina di infrastrutture portuali europee sensibili, quali il porto del Pireo, piuttosto che di diverse infrastrutture ferroviarie nei Balcani (Serbia, Croazia, Macedonia, Grecia), debba essere costantemente attenzionato per la tutela dei flussi globali di scambio, ed, ancor prima, per la sicurezza dei traffici europei e non».
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- L'Unione Piloti ha reso noto che per rendere ancora più esplicita la proposta di tutela della categoria dei piloti dei porti proporrà un'interrogazione scritta a Violeta Bulc, commissario europeo ai Trasporti.
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