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Dura replica della presidente dell'AdSP del Mar Ligure Orientale alle esternazioni del presidente degli spedizionieri doganali della Spezia
Mi chiedo - è la sferzante osservazione della Roncallo - se arrivino per portare messaggi di terzi, che forse non hanno così a cuore il nostro porto o se semplicemente si tratti del bisogno di comparire periodicamente sulla carta stampata
18 ottobre 2018
La presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Carla Roncallo, ha manifestato sbalordimento per il sollecito a chiarire quali siano i piani di sviluppo del porto di La Spezia giunto dal presidente dell'Associazione degli Spedizionieri Doganali della Spezia, Sergio Landolfi, che ha chiesto riscontri pratici sull'avvio, l'avanzamento e il completamento dei lavori ( del 17 ottobre 2018).
«Sono stupita e sconcertata - ha replicato Roncallo - dai toni utilizzati dal presidente dell'Associazione degli Spedizionieri Doganali della Spezia, ma soprattutto dai contenuti del suo intervento sulla stampa che non capisco sinceramente a cosa mirino. Ancor peggio - ha denunciato la presidente dell'AdSP - mi chiedo se arrivino per portare messaggi di terzi, che forse non hanno così a cuore il nostro porto o se semplicemente si tratti del bisogno di comparire periodicamente sulla carta stampata, valore imprescindibile per alcuni».
Ricordando che Landolfi ha chiesto all'ente portuale un'«operazione di trasparenza», Roncallo ha sottolineato che, «se c'è una cosa che facciamo quotidianamente, è interloquire con tutti i soggetti che sono portatori di legittimi interessi in relazione alle attività portuali, primi fra tutti gli spedizionieri. Tale lavoro, lo svolgiamo su tavoli istituzionali, quali quelli dell'organismo di partenariato, nell'ambito di frequenti riunioni informali, al telefono o anche con messaggi di whatsapp. E qualche volta anche in pizzeria».
«Non so proprio - ha aggiunto la presidente dell'authority - di che stia parlando Landolfi, peraltro presente ad una recente riunione tenutasi, da noi il 3 ottobre, durante la quale non ricordo abbia chiesto notizia alcuna sulle opere programmate né sollevato alcun dubbio o questione di altro genere. Vorrei anche capire se le sue esternazioni siano frutto di opinioni personali o se rappresentino la posizione dell'intera categoria».
Riferendosi al road show negli USA realizzato recentemente dall'AdSP nel corso del quale sono stati presentati piani di investimento per lo sviluppo del porto spezzino ( del 13 settembre 2018), programmi sui quali Landolfi ha chiesto pubblicamente chiarimenti, Roncallo ha specificato che «a New York abbiamo presentato un piano, a beneficio della platea degli operatori USA, che meglio hanno potuto comprendere lo sforzo intrapreso da pubblico e privato per ampliare il nostro porto a favore delle merci e dell'incremento dei traffici. Ma ad un professionista come Landolfi - è la pungente sottolineatura della presidente dell'AdSP - certi numeri non avrebbero dovuto suonare come nuovi. Non è una novità per gli operatori spezzini, l'impegno in termini economici del gruppo Contship, della Società Terminal del Golfo e dell'AdSP, per lo sviluppo di moli, banchine e impianti ferroviari».
Infine, riferendosi al «“cono d'ombra” in cui Landolfi ritiene l'ente sia precipitato», Roncallo ha osservato come sia importante innanzitutto «lavorare ed ottenere risultati, più che apparire frequentemente sui media; ma anche su questa sua affermazione avrei da obiettare, visto che non passa giorno senza che la stampa si occupi di notizie relative al nostro porto. Spero davvero - ha concluso Roncallo - che l'incontro del 23 possa aiutarlo a capire meglio cosa stiamo facendo e possa servire a me per capire se il suo malessere nei confronti dell'ente che presiedo, è condiviso o meno da tutti i soggetti che saranno presenti quel giorno».
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