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Imprese di spedizione e di logistica e terminal operator invitano la Commissione UE ad abrogare il Regolamento di esenzione per categoria per i consorzi marittimi containerizzati
In alternativa CLECAT, ETA, EBA, EBU, ESO, IWT, ESC, FEPORT, UIRR e GS sollecitano un'ampia revisione del quadro normativo
19 febbraio 2019
Dieci primarie associazioni internazionali che rappresentano case di spedizione, imprese di logistica, terminal operator e aziende del trasporto marittimo e intermodale hanno esortato la Commissione Europea ad abrogare il Regolamento n. 906 /2009 di esenzione per categoria per i consorzi marittimi containerizzati, normativa che rimarrà in vigore sino al 25 aprile 2020 e che è attualmente oggetto di una procedura di valutazione attivata cinque mesi dalla Commissione in vista della sua scadenza ( del 27 settembre 2018).
Secondo CLECAT (European Association for Forwarding, Transport, Logistics and Customs Services), ETA (European Tugowners Association), EBA (European Boatmen's Association), EBU (European Barge Union), ESO (European Skippers' Organisation), IWT (International Warehousing & Transport), ESC (European Shippers' Council), FEPORT (The Federation of European Private Operators), UIRR (International Union for Road-Rail Combined Transport) e GSF (Global Shippers' Forum), l'abrogazione del Regolamento è indispensabile a meno che non venga adottata un'ampia revisione del quadro normativo che chiarisca l'attuale Regolamento che assicura alle compagnie marittime che operano servizi di linea esenzioni rispetto alle norme europee sulla concorrenza.
Infatti per le dieci organizzazioni - che hanno diffuso oggi una nota congiunta per motivare la loro posizione - gli sviluppi del mercato verificatisi negli ultimi cinque anni giustificano una revisione approfondita del quadro normativo, recuperando terreno in quanto ciò non è stato fatto dopo il 2009. CLECAT, ETA, EBA, EBU, ESO, IWT, ESC, FEPORT, UIRR e GSF hanno sottolineato che l'attuale normativa è diventata obsoleta dato che la maggior parte dei vettori marittimi opera in alleanze e che la concentrazione del mercato è in fase di aumento.
Inoltre le dieci associazioni hanno evidenziato che una condizione importante per assicurare l'esenzione, e cioè quella che garantisca benefici ai clienti, non è più soddisfatta in quanto - hanno rilevato - né la qualità del servizio né la produttività sono migliorate nel corso degli anni e, invece, gli utenti dei servizi di trasporto marittimo di linea e dei loro fornitori di servizi hanno sofferto di una situazione di mercato sempre più squilibrata da quando i vettori marittimi sono entrati in importanti accordi di cooperazione.
A tal proposito CLECAT, ETA, EBA, EBU, ESO, IWT, ESC, FEPORT, UIRR e GSF hanno ricordato che il recente rapporto “The impact of alliances in container shipping” dell'International Transport Forum (ITF) ha concluso che “l'impatto delle alleanze sul sistema di trasporto containerizzato nel suo complesso sembra essere prevalentemente negativo” ( del 2 novembre 2018).
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