- Lo scorso anno il turismo via mare in Adriatico ha prodotto oltre 420 milioni di euro di spesa turistica a terra (escursioni e visite, pernottamenti, pre-post viaggio, shopping e ristorazione, ecc.) da parte di crocieristi e passeggeri in viaggio su traghetti, aliscafi e catamarani, ma l'impatto economico dei settori cruise e ferry nella regione è in realtà molto più consistente in considerazione del fatto che le spese dirette dei turisti costituiscono solo una parte del contributo complessivo all'economia dell'Adriatico. Lo sottolinea la nuova edizione dell'Adriatic Sea Tourism Report, il rapporto di ricerca presentato oggi ad Ancona da Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, in apertura della quarta edizione di Adriatic Sea Forum - cruise, ferry, sail & yacht, appuntamento ideato e organizzato dall'azienda quest'anno in partnership con l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
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- Oltre a tracciare un quadro consuntivo dell'impatto dell'attività delle navi passeggeri sull'economia della regione, il rapporto formula anche previsioni per il 2019 stimando che quest'anno verrà registrato il record storico di crocieristi movimentati nell'area con un totale di 5,52 milioni di passeggeri tra imbarchi, sbarchi e transiti nei porti dell'Adriatico, in crescita del +7,3% rispetto al 2018. Anche per le toccate nave le previsioni di Risposte Turismo mostrano una crescita attesa del +7,2%, per un totale di 3.307. Tali previsioni sono il frutto della proiezione effettuata dalla società sulle stime di 23 porti crocieristici dell'Adriatico, scali che nel 2018 hanno rappresentato complessivamente il 99,7% del totale passeggeri movimentati e il 99,3% delle toccate nave.
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- In particolare, l'anno in corso dovrebbe chiudersi con Venezia saldamente al primo posto con 1,56 milioni di crocieristi movimentati (stabile rispetto al 2018) e 502 toccate nave (stabile rispetto allo scorso anno), seguito da Corfù con 787mila crocieristi (+7,0%) e 416 toccate nave (+0,7%) e Dubrovnik, con 745mila crocieristi (+1,8%) e 475 toccate nave (+8,4%).
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- Per quanto riguarda il traffico crocieristico per Paese, i dati a consuntivo del 2018 confermano la leadership dell'Italia con 2,42 milioni di passeggeri movimentati (+12,0% sul 2017, il 46,9% del totale nell'area adriatica). Sugli altri gradini del podio la Croazia con 1,3 milioni di passeggeri movimentati (il 25,2% del totale), leader però nel numero di toccate nave (1.180, il 37,7% del totale) e la Grecia con 737mila passeggeri movimentati.
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- Il rapporto evidenzia inoltre che la crescita maggiore sul 2017 è quella della Slovenia, in classifica grazie ai numeri del porto di Koper (101mila passeggeri movimentati, +40,5%), mentre la contrazione maggiore è stata quella dell'Albania (-19,1%), trascinata verso il basso dalla riduzione del traffico crocieristico nel porto di Saranda (78,2 mila passeggeri movimentati, -23,2%).
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- Relativamente alla movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi e catamarani, il report di Risposte Turismo prevede che il 2019 dovrebbe chiudersi con una leggero ulteriore aumento rispetto ai positivi risultati registrati nel 2018 (19,74 milioni di passeggeri movimentati, +2,4% sul 2017), il migliore degli ultimi dieci anni.
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- In particolare, tra i porti esaminati, previsioni 2019 positive per Zara (2,43 milioni di passeggeri movimentati, + 1,2%), Durres (875mila, +2,6%), Dubrovnik (575mila, +3,0%), Sibenik (300mila, +3,0%), Rijeka (150mila, 16,0%), Pola (12mila, +2,2% su rotte costiere e stabile sulle rotte internazionali). Stabile, invece, la movimentazione passeggeri prevista a fine anno nei porti di Ancona, Saranda, Porec, Trieste, Rovigno, Pesaro e Umago/Novigrad.
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- La pubblicazione specifica inoltre che dall'analisi della movimentazione passeggeri via traghetti/aliscafi e catamarani registrata nel 2018, pur senza considerare tutte le rotte interne la Croazia si conferma al primo posto tra i Paesi dell'area adriatica (9,56 milioni di passeggeri movimentati, + 0,7% sul 2017, pari al 48,4% del totale nell'area), seguita dalla Grecia (5,39 milioni, +7,0% sul 2017, pari al 27,3% del totale) e dall'Italia (3,29 milioni, +1,8% sul 2017, pari al 16,7% del totale).
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- Il report realizzato da Risposte Turismo contiene anche quest'anno un approfondimento sul comparto nautico nei sette Paesi che si affacciano sull'Adriatico. Proseguendo il lavoro di indagine iniziato nel 2013 con la prima edizione del report, la mappatura conferma i risultati della rilevazione effettuata nel 2017, con 332 marina operative per complessivi poco più di 75mila posti barca. Tra le nazioni che si affacciano sull'Adriatico, l'Italia conferma la propria forte leadership nell'area con 186 marina (56% del totale) e oltre 49mila posti barca (il 65,6% del totale). A seguire Croazia (125 marina e oltre 17.400 posti barca) e la coppia Slovenia - Montenegro, con otto marina e, rispettivamente, poco più di 3.100 e 2.800 posti barca.
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