- Domani una qualificata delegazione dell'International Propeller Club Port of Venice, in rappresentanza del cluster trasportistico imprenditoriale del Veneto, sarà presente a Monaco di Baviera all'evento fieristico Transport Logistic per redigere un'indagine conoscitiva tra i tanti stand di porti, compagnie di navigazione e imprese di spedizione estere interessate alle molteplici opportunità offerte dalla “rotta adriatica” in relazione a progetti e iniziative atte a coinvolgere l'Adriatico e i suoi porti nella Belt and Road Initiative (BRI).
-
- La decisione di partecipare all'evento in Germania, ha spiegato il presidente del Propeller Club di Venezia, Massimo Bernardo, è stata assunta a seguito del naufragio dell'ipotesi progettuale di portare a Venezia lo Ionian Adriatic Shipping Days, manifestazione che con la partecipazione dei Propeller di Trieste, Monfalcone, Ravenna, Ancona, Bari, Brindisi e Taranto avrebbe dovuto rilanciare la potenzialità dei porti adriatici/ionici nel Mediterraneo. «Malgrado i tanti patrocini non onerosi di Confindustria Venezia-Rovigo, Assomarinas, Ucina Confindustria Nautica, Confetra Nord Est, Rete Porti, ecc. - ha precisato Bernardo - è mancato il sostanziale, indispensabile contributo delle istituzioni locali interessate all'evento».
-
- Al Transport Logistic, con incontri mirati con i vari “owners” del comparto, il Propeller Club Port of Venice valuterà le possibilità di un maggiore interscambio, anche sotto il profilo economico/culturale, tra le varie categorie imprenditoriali del mondo del trasporto estere e quelle venete che operano nei porti di Venezia e Chioggia.
-
- «La nostra missione conoscitiva nel maggiore evento fieristico di settore a livello europeo - ha puntualizzato Bernardo - vuole tra l'altro rappresentare un concreto contributo relazionale per quel mondo imprenditoriale internazionale che oggi guarda con crescente interesse all'interscambio di beni, servizi e persone che fatalmente si incrementerà col rafforzarsi, grazie alla BRI, dei rapporti tra il Far East e l'Europa nei quali l'Adriatico e i suoi porti rappresentano una rotta economicamente e storicamente privilegiata, ovviamente dopo aver superato le tante incognite che ancor oggi la BRI registra con la nostra realtà sia sotto l'aspetto giuridico/legislativo che, più in generale, economico/culturale».
|