- L'Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone (ASPO), società per lo sviluppo del porto di Monfalcone istituita nel 1975 dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Gorizia, sarà acquisita dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, l'ente subentrato all'Autorità Portuale di Trieste a seguito della modifica delle norme in materia portuale di metà 2016.
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- Il passaggio di proprietà è stato deliberato dal Comitato di gestione dell'AdSP nel corso della riunione di ieri alla quale ha partecipato, quale invitata permanente, Annamaria Cisint, sindaco del Comune di Monfalcone, che si è espressa positivamente sull'iniziativa. La decisione, che aveva già scontato il parere positivo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è conseguente all'inclusione del porto isontino nell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, processo di inclusione che ha visto il decisivo e indispensabile coinvolgimento della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e che sarà completato nelle prossime settimane con la firma di un'intesa istituzionale fra gli enti interessati, che completerà formalmente il passaggio di competenze per la gestione dello scalo di Monfalcone. L'esecutività della delibera è subordinata al parere positivo della Corte dei Conti, che aveva peraltro sollecitato in passato il superamento dell'attuale situazione di gestione amministrativa.
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- L'ASPO, che attualmente è emanazione della Camera di Commercio della Venezia Giulia, ha avuto fino ad oggi il compito di promuovere lo sviluppo del porto svolgendo una serie di attività di servizio, gestendo aree di proprietà per finalità di traffico portuale e iniziative di carattere promozionale. A seguito dell'operazione, i beni e le aree saranno acquisiti dal demanio statale gestito dall'AdSP del Mare Adriatico Orientale. Gli otto dipendenti dell'Azienda Speciale saranno inseriti nell'organico dell'AdSP non appena il Ministero provvederà ad approvare una nuova pianta organica.
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- L'AdSP ha evidenziato che l'operazione rappresenta un'importante valorizzazione del patrimonio pubblico consentendo di unificare il regime giuridico di gestione delle aree attraverso l'istituto della concessione demaniale, favorendo gli investimenti privati con un beneficio diretto sullo sviluppo dei traffici portuali. Inoltre l'ente ha sottolineato che per il porto di Monfalcone si tratta di una svolta epocale che consentirà, attraverso la gestione unitaria delle aree, la ricomposizione delle competenze amministrative e una generale sinergia con Trieste, di utilizzare pienamente tutte le potenzialità e le energie che da tempo hanno fatto di Monfalcone un porto di primaria importanza a livello nazionale per particolari tipologie di merce quali la cellulosa, le auto in polizza e i prodotti siderurgici.
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