- Il terminal operator qatariano QTerminals, che è una joint venture tra le società Mwani e Milaha ( del 30 novembre 2016), ha vinto la gara per la gestione del porto ucraino di Olvia avviata lo scorso anno dal Ministero delle Infrastrutture di Kiev ( del 15 settembre 2019). Il ministro ucraino Vladyslav Kryklii ha reso noto che l'investimento previsto da parte dell'azienda mediorientale, che ammonterà a 3,4 miliardi di grivnia (125 milioni di euro) in cinque anni, rappresenta una delle più consistenti spese dirette estere nell'industria portuale ucraina. Inoltre il ministro delle Infrastrutture ha sottolineato che il canone annuo della concessione, pari a 82 milioni di grivnia, è di 16 volte superiore all'utile realizzato dal porto di Olvia nel 2019. Kryklii ha specificato che QTerminals investirà anche 80 milioni di grivnia nello sviluppo delle infrastrutture del porto ucraino.
-
- Il ministro ucraino ha evidenziato che QTerminals è il principale operatore portuale del Qatar e gestisce il porto di Hamad, che è il più grande scalo commerciale del Paese mediorientale, e sta lavorando anche alla trasformazione del porto di Doha in un porto crocieristico. «Nel 2019 - ha reso noto Kryklii - QTerminals ha movimentato merci containerizzate per 1,32 milioni di teu, ovvero 300mila in più rispetto a quanto movimentato da tutti gli operatori portuali in Ucraina nello stesso anno».
-
- Anche la gestione del porto ucraino di Kherson, anch'esso parte del programma di privatizzazione avviato dal governo ucraino, è stata posta in gara, procedura che è stata vita dal consorzio Risoil-Kherson LLC partecipato al 60% dalla Petro Oil and Chemicals del gruppo georgiano Georgian Industrial Group (GIG) e al 40% dal gruppo elvetico Risoil.
-
- Il ministro Kryklii ha spiegato che il consorzio vincente, oltre alla componente fissa del canone di concessione del valore di 12,06 milioni di grivnia indicata da Risoil-Kherson nella propria offerta che risulta superiore del 44% rispetto alla cifra minima indicata nel bando di gara, ha proposto una componente variabile del canone pari al 7% dei ricavi annui che - ha evidenziato il ministro - è pari a dieci volte il minimo previsto dal bando. L'investimento programmato nei primi quattro anni è di 298,9 milioni di grivnia, il 38,6% in più rispetto al minimo previsto. A ciò si aggiungono - ha precisato il ministro - 18,1 milioni di grivnia di investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture portuali, importo che è superiore del 67,7% rispetto al minimo previsto.
|