- Il Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, nell'ambito delle misure per affrontare l'emergenza della diffusione del coronavirus, ha adottato alcuni provvedimenti che - specifica una nota del Corpo - oltre a disciplinare le attività di specifica competenza introducono, ove possibile, adeguate semplificazioni sempre nel rispetto dell'obiettivo finale che resta quello della sicurezza della navigazione, della regolarità del trasporto marittimo, della protezione dell'ambiente, nonché della tutela della salute del personale navigante e dei militari dei nuclei ispettivi della Guardia Costiera nonché la protezione dell'ambiente.
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- In particolare, tenuto conto delle raccomandazioni sviluppate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha adottato i seguenti provvedimenti: con la circolare 4/2020 sono state impartite istruzioni per le visite da “remoto” su navi adibite a viaggi internazionali (regolati dalla convenzione SOLAS ed MLC,2006); con la circolare 5/2020 sono state disciplinate le visite in commissione (ai sensi delle norme nazionali ed unionali) attraverso attività da remoto ovvero procedure più snelle per i membri di commissione. A tal proposito - ha precisato la Guardia Costiera - sentita la Commissione Europea, la certificazione delle navi rientranti nel campo di applicazione del decreto legge 45/2000, come ad esempio le navi ro-ro passeggeri, potrà essere prorogata sino a tre mesi anziché un mese come previsto dalla normativa unionale. Questo consentirà alla parte più rilevante della flotta italiana, impiegata in viaggi nazionali, di continuare ad operare. Infine con la circolare 6/2020 è stato disciplinato il complesso delle attività obbligatorie (service periodici) di manutenzione, prova, revisione, verifica di funzionamento previste eseguirsi (da parte di ditte esterne) nella cornice degli accertamenti statutari.
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