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Assarmatori chiede che le società armatoriali possano accedere a prestiti garantiti dallo Stato
Messina: c'è bisogno di decisioni in tempi brevi, a tutela delle imprese, del sistema logistico, dei fornitori e delle migliaia di lavoratori del settore
20 marzo 2020
per far fronte alla crisi innescata dall'epidemia del coronavirus. «Governo e pubblica amministrazione - ha spiegato il presidente dell'associazione armatoriale italiana, Stefano Messina - lavorano lodevolmente, insieme alle altre istituzioni, alle rappresentanze datoriali, dei lavoratori e alla società civile, per combattere innanzi tutto l'emergenza sanitaria e le ripercussioni economiche collegate alle conseguenze del coronavirus, ma il nostro settore, per la strategicità del servizio che svolge, richiede un intervento specifico: è necessario cioè mettere in campo immediatamente un'operazione a sostegno delle aziende basata su una garanzia a favore del sistema del credito, che possa consentire un ampliamento delle linee di affido, allargando le maglie del merito creditizio gravandone eventualmente la responsabilità sul sistema pubblico nel caso di servizi essenziali di logistica e collegamento, come in taluni casi i servizi marittimi operanti nel Paese per la continuità e il mantenimento delle Autostrade del Mare e dei collegamenti con le isole maggiori e minori. Ciò considerando, come è ormai evidente - ha sottolineato Messina - l'azzeramento di fatto del movimento passeggeri, con riflessi pesanti anche su quei collegamenti nord sud e per le isole, che garantiscono la continuità della catena distributiva delle merci nel sistema Paese».
Secondo il presidente di Assarmatori, «ciò dovrà essere attuato anche scontrandosi con i parametri patrimoniali imposti dalla BCE; se ciò non avverrà - ha precisato - ci troveremo a registrare misure, cariche di buona volontà, ma del tutto inefficienti e inefficaci proprio nel momento in cui le società armatoriali, ad altissima intensità di capitale investito ed elevata occupazione, stanno emergendo, forse per la prima volta in modo così evidente, come l'asse portante dell'approvvigionamento delle materie prime, delle risorse energetiche, dei prodotti di consumo, dell'industria alimentare, in una parola, di tutto ciò che fa funzionare il Paese».
Assarmatori ha specificato che alcune banche hanno già dichiarato la propria disponibilità a fornire nuovi supporti di credito alle aziende, ma - ad avviso dell'associazione - «oggi si rende indispensabile una grande operazione di sistema che coinvolga in primis lo Stato attraverso il sistema di garanzie dirette o tramite l'emissione di Titoli di Stato che consentano alle banche di allargare gli affidamenti a favore delle aziende del settore armatoriale e marittimo, strutturando prodotti a limitato rischio per i sottoscrittori, poiché i maggiori importi concessi alle aziende dovranno poi rientrare alle banche stesse».
«Non è il tempo delle discussioni - ha tagliato corto Stefano Messina - c'è bisogno di decisioni in tempi brevi, a tutela dell'integrità delle imprese, del sistema logistico, di tutti i fornitori e soprattutto delle migliaia di lavoratori operanti nel settore, che in questo momento non hanno sufficienti elementi di sostegno al reddito».
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