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Vard acquisito un ordine per la costruzione di una nave da pesca per la faroese Akraberg
Il gruppo Fincantieri ha chiuso il 2019 con ricavi pari a 5,85 miliardi di euro, con un incremento del +8,0% ed una perdita netta di -148 milioni di euro
2 aprile 2020
La società cantieristica Vard del gruppo Fincantieri ha acquisito un ordine per il design e la realizzazione di un'unità da pesca per la P/F Akraberg, impresa del gruppo Framherji delle isole Faroe. Lo scafo sarà costruito presso il cantiere rumeno del gruppo a Braila, mentre l'allestimento finale e la consegna dell'unità, prevista nel primo semestre del 2022, avverranno nel cantiere norvegese di Brattvaag.
L'unità per Akraberg, la prima operativa nelle isole Faroe il cui design è stato progettato interamente da Vard, sarà lunga 84 metri, larga 16,7 metri e ospiterà a bordo 25 persone in cabine singole. Il sistema di propulsione sarà ibrido, diesel-meccanico e diesel-elettrico, comprese le batterie e consentirà operazioni senza fumo all'ancora, nei porti e nelle aree sensibili sotto il profilo ambientale.
Fincantieri ha specificato che il contratto, del valore di circa 50 milioni di euro, si inquadra nella strategia di diversificazione implementata da Vard nel corso degli ultimi anni a fronte della crisi del settore Oil & Gas. Il gruppo navalmeccanico italiano ha annunciato che in questo contesto Vard sta finalizzando un altro importante contratto che segnerà l'ingresso della società in un nuovo e promettente segmento di mercato.
Intanto il gruppo Fincantieri ha archiviato il 2019, il cui bilancio annuale consolidato è stato approvato ieri dal consiglio d'amministrazione dell'azienda, con ricavi pari a 5,85 miliardi di euro, con un incremento del +8,0% rispetto a 5,42 miliardi di euro nell'esercizio annuale 2018 il cui bilancio - ha specificato l'azienda - è stato rettificato per riflettere le discontinued operations del business della costruzione delle navi di piccola dimensione per i settori fishery e aquaculture e la dismissione del cantiere di Aukra. EBITDA ed EBIT hanno registrato diminuzioni rispettivamente del -24,0% e del -46,3% attestandosi a 320 milioni e 153 milioni di euro. Il 2019 è stato chiuso con una perdita netta di -148 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 69 milioni nell'anno precedente.
Nel solo segmento Shipbuilding i ricavi sono ammontati a 5,09 miliardi di euro (+8,8%) e l'EBITDA è stato di 375 milioni di euro (-5,1%).
Lo scorso anno Fincantieri ha acquisito nuovi ordini per un totale di 8,69 miliardi di euro (+0,9%) per la costruzione di 28 navi, di cui 13 unità da crociera destinate a sei brand diversi (Oceania, Regent Seven Seas, Viking, MSC Crociere, Princess Cruises, Ponant) e cinque unità militari negli Stati Uniti (programma LCS e MMSC). Il valore del portafoglio ordini al 31 dicembre 2019 è risultato di 37,13 miliardi di euro, in crescita del +13,4% sul 31 dicembre 2018.
Illustrando l'evoluzione dell'attività nei primi mesi del 2020, il gruppo italiano ha ricordato che a causa dell'emergenza determinata dalla pandemia di Covid-19 Fincantieri ha sospeso le attività produttive nei cantieri italiani a partire dal 16 marzo scorso e ha specificato che l'emergenza sanitaria, che - ha precisato Fincantieri - costituisce una causa di forza maggiore nell'ambito dei contratti, permettendo al gruppo di modificare i programmi produttivi e le date di consegna delle navi, sta producendo significativi effetti sul regolare e ordinario svolgimento delle attività aziendali del 2020. Fincantieri ha specificato di ritenere che, qualora la situazione si risolvesse in tempi ragionevoli, la struttura patrimoniale ed economica del gruppo sia in grado di fare fronte agli effetti dell'emergenza.
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