- Il gruppo armatoriale danese DFDS prevede di chiudere il primo trimestre di quest'anno con ricavi pari a 3,81 miliardi di corone danesi (511 milioni di euro), con una diminuzione del -1,5% rispetto ai primi tre mesi del 2019. L'EBITDA e l'EBIT previsti sono di 610 milioni di corone danesi (-9,9%) e 133 milioni di corone danesi (-43,1%). Il bilancio trimestrale preliminare mostra un utile ante imposte di 98 milioni di corone danesi (-38,3%).
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- Il gruppo danese ha spiegato che la flessione dei risultati è stata determinata principalmente dall'impatto sull'attività della pandemia di Covid-19. In particolare, la riduzione del volume d'affari è stata in gran parte determinata dal calo dei ricavi dell'attività di trasporto dei passeggeri registrato nel mese di marzo. Inoltre metà della contrazione dell'EBITDA è stata prodotta dalla minore attività nel settore dei passeggeri causata dall'emergenza coronavirus e l'altra metà dall'impatto della crisi sanitaria sull'attività di trasporto delle merci.
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- Illustrando le misure adottate dal gruppo per far fronte agli effetti dell'emergenza, DFDS ha precisato che dalla fine di marzo il proprio network di servizi marittimi è stato limitato a 20 rotte sulle quali vengono trasportate principalmente merci e sono stati posti fuori servizio 12 dei 50 traghetti che costituiscono la flotta del gruppo.
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- La crisi sanitaria ha avuto un notevole impatto anche sulle attività della finlandese Viking Line, compagnia di navigazione anch'essa attività nel settore del trasporto di passeggeri e rotabili. L'azienda ha reso noto che i volumi di passeggeri hanno iniziato a calare lo scorso febbraio e sono drasticamente diminuiti a marzo e che, a seguito della decisione del 16 marzo scorso delle autorità finlandesi di chiudere i confini nazionali e di porre limitazioni alla mobilità dei passeggeri, le entrate della compagnia generate dal trasporto passeggeri si sono praticamente azzerate, attività che tuttora rimane pressoché ferma dato che è consentito solo il trasporto di persone tra la Finlandia continentale e le Isole Åland.
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- Viking Line ha spiegato che per far fronte a questa situazione sono state assunte misure, tra cui la messa in cassa integrazione di praticamente tutto il personale, il taglio degli stipendi del management e la cancellazione degli emolumenti per i componenti del consiglio di amministrazione. La compagnia ha precisato che quattro delle cinque navi di bandiera finlandese del gruppo continuano ad operare esclusivamente per il trasporto delle merci.
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- Nel primo trimestre del 2020 i ricavi di Viking Line si sono attestati a 75,0 milioni di euro, con una diminuzione del -21,7% sullo stesso periodo dello scorso anno. Risultato operativo e risultato economico netto sono stati entrambi di segno negativo e pari a -21,5 milioni e -18,7 milioni di euro rispetto a risultati anch'essi di segno negativo per -14,2 milioni e -12,3 milioni di euro nei primi tre mesi del 2019.
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