- Nel 2019 il volume di merci trasportate su strada e su rotaia attraverso le Alpi svizzere è stato inferiore a quello dell'anno precedente. Lo ha reso noto oggi l'Ufficio Federale elvetico dei Trasporti specificando che lo scorso anno sono stati registrati i transiti di 898mila veicoli pesanti e autotreni, con un calo del -4,6% rispetto al 2018 e con una diminuzione di circa 500mila veicoli rispetto al 2000 anno in cui l'introduzione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e l'autorizzazione graduale degli automezzi da 40 tonnellate hanno creato nuove condizioni quadro.
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- L'UFT ha specificato che la causa principale della flessione del traffico merci stradale attraverso le Alpi è stato l'indebolimento della congiuntura nei Paesi di rilevanza per il trasporto merci attraverso la Svizzera, in particolare la stagnazione del volume di commercio estero dell'Italia verso la zona UE.
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- Ai due valichi alpini più importanti il volume di traffico nel 2019 è stato inferiore a quello del 2018: la flessione più accentuata (-8,7%) si è registrata al San Bernardino, secondo maggior valico (14,6% di tutti i transiti), mentre al San Gottardo (71,6% di tutti i transiti) è stata del -5,1%. Al Sempione, dopo il calo registrato nel 2018 a seguito delle chiusure dovute a intemperie, il numero di transiti è aumentato del +3,7%; al Gran San Bernardo è stato rilevato un incremento pari al +1,8%. Al Brennero il numero di transiti è nuovamente aumentato, passando a 2,47 milioni (+1,9%) contro i 2,42 milioni del 2018. I due valichi francesi hanno segnato una stagnazione, con variazioni minime sia al Fréjus (-0,5%) sia al Monte Bianco (+0,0%).
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- Nel 2019 il volume di trasporti su strada attraverso le Alpi misurato in tonnellate ha registrato un calo del -4,8% essendo transitate 11,1 milioni di tonnellate di carichi.
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- Nel solo secondo semestre del 2019 il numero di veicoli merci pesanti nel traffico merci transalpino è diminuito del -6,7% rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente scendendo a 434mila mezzi.
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- Nell'intero 2019 è risultato in diminuzione anche il traffico merci ferroviario attraverso le Alpi svizzere che ha registrato un volume di circa 26,6 milioni di tonnellate (-4,6%). L'UFT ha spiegato che anche in questo caso il trend di calo è riconducibile principalmente alla debole situazione congiunturale. Inoltre l'evoluzione è limitata dall'affidabilità tuttora insufficiente del traffico merci su rotaia lungo il corridoio Reno-Alpi come pure da numerosi ulteriori eventi straordinari, quali il lungo sciopero in Francia.
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- Considerando singolarmente gli assi ferroviari, nel 2019 si è delineato un calo dei volumi sia al Sempione (-8,5%) sia al San Gottardo (-1,4%). Particolarmente interessato dalla riduzione dei volumi è stato il trasporto a carri completi (TCC), che ha registrato una riduzione del -9,3%. Sull'autostrada viaggiante (Rola) il volume si è ridotto del -5,5%, mentre per il traffico combinato non accompagnato (TCNA) la diminuzione è stata del -2,7%.
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- Nel solo secondo semestre del 2019 la flessione del traffico merci ferroviario è stata del -5,6% è quindi più consistente rispetto a quella del primo semestre 2019 (-3,7 %).
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- Nell'intero 2019 le quote di mercato di traffico merci transalpino delle imprese di trasporto ferroviario hanno subito variazioni limitate rispetto al 2018. SBB CFF FFS Cargo International si è confermata leader del mercato anche nel 2019 (-1,0 punti percentuali rispetto al 2018) nonostante abbia registrato delle perdite, con una quota di mercato pari al 39,5%. Al secondo posto resta la BLS Cargo, con una quota del 28,1% (+0,5 punti percentuali rispetto al 2018); al terzo si posiziona SBB CFF FFS Cargo con il 23,6%. La quota delle restanti imprese, pari a solo all'8,8% (+2,0 punti percentuali rispetto al 2018), è esigua e quella più consistente è detenuta da DB Cargo (5,3%).
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