- Nei primi tre mesi di quest'anno le navi portacontenitori dell'israeliana ZIM hanno trasportato volumi di carico pari a 638mila teu, con una flessione del -4,5% sul primo trimestre del 2019. Il nolo medio per container trasportato è stato di 1.091 dollari/teu, con una crescita del +7,1% che ha consentito alla compagnia di registrare un aumento del +3,4% dei ricavi che sono ammontati a 823,2 milioni di dollari. I costi operativi sono risultati pressoché stabili essendosi attestati a 698,3 milioni di dollari (-0,7%). EBITDA ed EBIT sono stati pari rispettivamente a 97,0 milioni di dollari (+42,6%) e 24,9 milioni di dollari (+34,2%). ZIM ha concluso il primo trimestre del 2020 con un dimezzamento della perdita netta che è stata pari a -11,9 milioni di dollari rispetto ad un risultato economico netto di segno negativo per -24,3 milioni di dollari nel corrispondente periodo dello scorso anno.
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- Il presidente e amministratore delegato della compagnia israeliana, Eli Glickman, ha sottolineato che, «nonostante l'impatto generale senza precedenti della crisi Covid-19 sull'economia globale e in particolare sull'industria dello shipping, la ZIM è stata in grado di mitigare l'impatto negativo della crisi e i risultati del primo trimestre del 2020 mostrano miglioramenti in tutti i parametri rispetto allo stesso periodo del 2019, inclusa una consistente generazione di liquidità e la prosecuzione del la riduzione della leva finanziaria del nostro bilancio».
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