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ECSA, il rinnovato sistema commerciale multilaterale dell'UE deve essere libero, aperto e globale
Dorsman: l'UE deve agire rapidamente per ringiovanire l'economia europea, proteggere e creare occupazione e mostrare la leadership nel processo di ripresa globale
16 giugno 2020
Oggi la Commissione Europea ha dato il via ad una procedura per attuare una riforma sostanziale della politica commerciale dell'UE con lo scopo di promuovere la ripresa dell'economia colpita dagli effetti della pandemia di Covid-19, riforma che - ha chiesto l'associazione degli armatori europei commentando l'annuncio dell'iniziativa - deve tenere conto delle esigenze dell'industria navale che ha bisogno di un sistema commerciale libero, aperto e globale.
Il riesame della politica commerciale dell'Unione Europea proposto dalla Commissione prevede una consultazione pubblica volta a raccogliere i contributi del Parlamento europeo, degli Stati membri, dei portatori di interessi e della società civile, con l'obiettivo di costruire un consenso su un nuovo orientamento a medio termine della politica commerciale dell'UE che consenta di rispondere a una serie di nuove sfide globali e tenga conto degli insegnamenti tratti dalla crisi legata al coronavirus. «Per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus, rilanciare la ripresa europea, proteggere l'occupazione e creare posti di lavoro - ha spiegato il vice presidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis - abbiamo recentemente proposto un massiccio piano per la ripresa europea che punta a sfruttare fino in fondo il potenziale del bilancio dell'UE. L'Unione Europea è la superpotenza commerciale mondiale. Un commercio aperto e fondato su regole contribuirà in misura significativa alla ripresa mondiale. Dobbiamo assicurarci che la politica commerciale serva i nostri cittadini e le nostre imprese. Oggi avviamo una revisione della politica commerciale per adeguare l'approccio dell'UE al commercio mondiale in questo momento critico per l'economia globale».
«L'attuale pandemia - ha aggiunto il commissario europeo al Commercio, Phil Hogan - sta cambiando il mondo che abbiamo conosciuto finora e la nostra politica commerciale deve adattarsi per essere più efficace nel perseguire gli interessi europei». Un'esigenza di cambiamento condivisa dall'European Community Shipowners' Associations (ECSA): «la pandemia di Covid-19 - ha concordato il segretario generale dell'associazione armatoriale europea, Martin Dorsman - ha causato e sta ancora causando diffuse distruzioni economiche e sociali che l'Europa e il resto del mondo hanno urgentemente bisogno di minimizzare e riparare. In quanto importante partner commerciale globale - ha osservato Dorsman - l'UE deve agire rapidamente per ringiovanire l'economia europea, proteggere e creare occupazione e mostrare la leadership nel processo di ripresa globale. L'attuale crisi ha dimostrato l'importanza intrinseca e vitale del commercio globale con l'Europa, i suoi cittadini e le sue società».
«Come attore chiave nel commercio mondiale - ha proseguito il segretario generale dell'ECSA - l'industria navale dipende da un sistema commerciale multilaterale libero, aperto e globale, che era già stato messo in discussione prima della pandemia. L'ECSA si compiace pienamente dell'avvio della revisione della politica commerciale e condivide l'obiettivo della Commissione Europea di “una forte politica commerciale e di investimento dell'UE per sostenere la ripresa economica, creare posti di lavoro di qualità, proteggere le imprese europee da pratiche sleali in patria e all'estero”. A livello europeo - ha rilevato Dorsman - dobbiamo costruire un'economia dell'UE resiliente e sostenibile. A livello globale, l'UE deve guidare la riforma dell'Organizzazione Mondiale del Commercio non solo per creare opportunità commerciali per l'Europa, ma anche per migliorare le condizioni di parità per le imprese e i cittadini europei che sono attualmente indeboliti. A tal fine, l'ECSA prende atto e sostiene la proposta di istituire un “responsabile dell'esecuzione” per garantire il rispetto e l'attuazione degli impegni assunti tra l'UE e i terzi partner».
«L'industria marittima europea - ha concluso Dorsman - non vede l'ora di partecipare attivamente ai processi di consultazione e collaborerà con la Commissione Europea per fornire tutti i contributi necessari dai nostri punti di vista».
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