Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
11:44 GMT+1
Secondo trimestre positivo per Hapag-Lloyd grazie alla riduzione dei costi
Volumi containerizzati trasportati dalla flotta e ricavi sono diminuiti rispettivamente del -11,1% e -5,0%
14 agosto 2020
È certo troppo presto per trarre delle conclusioni in quanto ad oggi solo alcune delle più grandi compagnie di navigazione che operano nel settore del trasporto marittimo containerizzato hanno reso noti i risultati conseguiti nel secondo trimestre di quest'anno. Tuttavia le performance per il periodo presentate oggi dalla compagnia tedesca Hapag-Lloyd sembrano confermare che, per le aziende che operano in questo segmento dello shipping, le misure di contenimento della pandemia di Covid-19 che nel periodo aprile-giugno del 2020 sono state estese a livello globale ed hanno comportato l'interruzione di numerose attività industriali e commerciali non abbiano avuto un impatto devastante sulle loro operazioni come invece è avvenuto per società armatoriali attive in altri settori dello shipping e per moltissime aziende di altri comparti dell'economia.
Nonostante la contrazione del volume d'affari registrata nel periodo, così anche avvenuto anche per altre primarie compagnie contanerizzate tra cui la giapponese ONE, la sudcoreana HMM e le taiwanesi Evergreen e Yang Ming, anche Hapag-Lloyd è riuscita infatti a chiudere il secondo trimestre del 2020 con risultati economici tutt'altro che disprezzabili grazie essenzialmente al contenimento dei costi, riduzione che ha beneficiato tra l'altro, assieme alla consistente riduzione di altre spese, di un calo del combustibile avvenuto in un momento in cui avevano maggiore effetto i soprannoli per il costo del combustibile che erano stati in precedenza introdotti dalle compagnie di navigazione per attenuare le conseguenze dell'entrata in vigore ad inizio anno delle norme internazionali che hanno imposto una diminuzione del tenore di zolfo nei carburanti.
Nel secondo trimestre di quest'anno, periodo nel corso del quale la flotta di portacontainer della Hapag-Lloyd hanno trasportato volumi di carico pari a 2,7 milioni di teu con una flessione del -11,1% sul periodo aprile-giugno del 2019, i ricavi della compagnia di navigazione tedesca sono diminuiti del -5,0% essendosi attestati a 3,02 miliardi di euro rispetto a 3,17 miliardi nel secondo trimestre dello scorso anno. Il divario tra i cali di volumi trasportati e ricavi è attribuibile essenzialmente al rialzo del +4,8% dei noli, con una rata di nolo media che nel secondo trimestre del 2020 è stata pari a 1.114 dollari per ogni container da 20 piedi (teu) trasportato.
Nel secondo trimestre di quest'anno i costi prodotti dalle attività di trasporto che sono stati totalizzati da Hapag-Lloyd sono risultati pari a 2,08 miliardi di euro, con una contrazione del -16,0% determinata principalmente da una riduzione dei costi dei viaggi delle navi della flotta, che sono ammontati a 2,13 miliardi (-13,7%), legata alla diminuzione dell'attività provocata dall'impatto dei lockdown, da una flessione dei costi per la movimentazione dei carichi, attestatisi a 1,14 miliardi (-8,7%), da un calo del -11,2% dei costi di gestione della flotta e dei servizi marittimi, che sono ammontati a 443,1 milioni, e da una riduzione del costo del bunker che è stato complessivamente pari a 268,6 milioni di euro (-37,2%).
Hapag-Lloyd ha archiviato il secondo trimestre di quest'anno con un EBITDA di 699,3 milioni di euro (+49,8%), un EBIT di 351,5 milioni di euro (+100,1%) e con un utile netto di 260,6 milioni di euro (+421,2%).
Relativamente all'andamento dell'attività della compagnia tedesca nei singoli mercati, i soli ricavi generati dai servizi marittimi transatlantici operati da Hapag-Lloyd sono stati pari a 563,8 milioni di euro (-9,1%), con un nolo medio per teu trasportato che è stato di 1.405 dollari (+3,2%) e con un volume totale di carichi trasportati che è ammontato a 442mla teu (-13,8%). Sulle rotte transpacifiche sono stati trasportati 418mila teu (-15,4%), con un nolo medio che è risultato pari a 1.378 dollari/teu (+6,9%) e con relativi ricavi che hanno totalizzato 523,7 milioni di euro (-7,5%). I servizi della compagnia con l'Estremo Oriente hanno generato ricavi pari a 441,3 milioni di euro (-4,7%), con un nolo medio che è stato di 982 dollari/teu (+10,2%) e volumi complessivi trasportati pari a 495mila teu (-15,2%). I servizi con l'America Latina hanno prodotto ricavi per 705,3 milioni di euro (-2,7%), con un nolo medio per teu trasportato che è risultato pari a 1.164 dollari (+1,7%) e con un totale trasportato pari a 667mila teu (-6,5%). Sulle rotte con l'Europa/Mediterraneo e l'Africa le navi della compagnia hanno trasportato 161mila teu (-8,0%) e in questo mercato sono stati registrati ricavi pari a 152,8 milioni di euro (-6,4%) con un nolo medio pari a 1.046 dollari/teu (-0,1%). I servizi intra-asiatici di Hapag-Lloyd hanno generato ricavi pari a 107,9 milioni di euro (+2,8%) con volumi containerizzati trasportati pari a 211mila teu (-1,9%) e con un nolo medio pari a 563 dollari/teu (+2,7%).
Commentando questi risultati, l'amministratore delegato di Hapag-Lloyd, Rolf Habben Jansen, ha confermato che la compagnia «ha lasciato alle spalle un buon primo semestre dell'anno nonostante la crisi del coronavirus». «Dopo un buon inizio d'anno - ha spiegato - nel secondo trimestre i volumi trasportati sono diminuiti in modo significativo a causa della pandemia di Covid-19. Noi abbiamo beneficiato del repentino calo dei prezzi del bunker, di un adeguamento della capacità alla minore domanda e abbiamo adottato ulteriori misure di riduzione dei costi quale parte del nostro Performance Safeguarding Program».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore