- Eurostat ha reso noti i volumi di traffico delle merci movimentati nel secondo trimestre del 2020 dai porti dell'Unione Europea a 27 che sono risultati pari complessivamente a 755,1 milioni di tonnellate di carichi, con una flessione del -17,0% sul periodo aprile-giugno del 2019. I soli porti italiani hanno movimentato 81,8 milioni di tonnellate, con una diminuzione del -40,5% che risulta essere il secondo dato percentuale negativo più elevato alle spalle di quello di Malta che, con 774mila tonnellate, ha registrato un calo del -50,8% (dato percentuale che risente tuttavia del raffronto con il secondo trimestre del 2019 quando era stato segnato un rilevante incremento del +126,5% delle merci movimentate).
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- Nel secondo trimestre dello scorso anno il più consistente volume di traffico è stato movimentato dai porti olandesi con 136,9 milioni di tonnellate (-10,0%). A seguire Spagna con 107,1 milioni di tonnellate (-15,7%), Regno Unito con 96,0 milioni di tonnellate (-18,1%), quindi Italia, Germania con 65,1 milioni di tonnellate (-15,1%), Belgio con 63,4 milioni di tonnellate (-13,5%), Francia con 60,7 milioni di tonnellate (-18,6%), Norvegia con 47,3 milioni di tonnellate (+2,7%), Svezia con 42,7 milioni di tonnellate (-1,0%), Grecia con 42,0 milioni di tonnellate (-9,0%), Finlandia con 27,3 milioni di tonnellate (-9,8%), Polonia con 21,2 milioni di tonnellate (-15,3%), Danimarca con 20,2 milioni di tonnellate (-1,6%), Portogallo con 16,8 milioni di tonnellate (-22,6%), Lituania con 11,7 milioni di tonnellate (-11,3%), Irlanda con 10,9 milioni di tonnellate (-12,0%) e Romania con 10,7 milioni di tonnellate (-13,0%).
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