- Sabato i delegati della CLECAT (European Association for Forwarding, Transport, Logistics and Customs Services) e dell'ESC (European Shippers' Council) hanno avuto in incontro on-line con i rappresentanti della Direzione Generale della Concorrenza della Commissione Europea per discutere dell'attuale situazione del mercato del trasporto marittimo containerizzato. Nel corso della riunione gli incaricati delle due associazioni, che rappresentano spedizionieri e caricatori, hanno ribadito, come più volte negli ultimi mesi, che le condizioni del mercato sono «senza precedenti» e «caotiche».
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- Dati alla mano, i rappresentanti di CLECAT ed ESC hanno spiegato che negli ultimi mesi si è verificata una repentina crescita delle blank sailing, con la cancellazione di scali in numerosi porti, fenomeno che relativamente ad alcune rotte di traffico marittimo ha registrato un incremento di più del 30%. Inoltre è stato evidenziato il forte deterioramento dell'affidabilità delle schedule, con solo il 50% delle navi che lo scorso anno ha rispettato le date di arrivo e partenza dai porti originariamente programmate. In particolare, però, CLECAT ed ESC hanno sottolineato l'esorbitante aumento del valore de noli, tariffe - hanno specificato le due associazioni - che molti clienti hanno dovuto accettare affinché le proprie merci venissero imbarcate, tariffe - hanno denunciato inoltre CLECAT ed ESC - che determinato per molte piccole e medie imprese la conseguenza di perdere denaro e attività.
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- CLECAT ed ESC hanno rimarcato che queste circostanze sono suffragate da fatti quali la carenza di disponibilità di container vuoti, la violazione delle clausole contrattuali relative ai noli, l'applicazione di noli spot il cui valore è salito fino a 16.000 dollari per container teu trasportato e l'applicazione di diversi soprannoli, nonché il frequente riposizionamento di carichi nonostante gli spedizionieri avessero accettato noli assai elevati.
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- CLECAT ed ESC hanno reso noto che i rappresentanti della Commissione Europea hanno replicato di essere assolutamente consapevoli dell'attuale situazione di questo mercato, incluso il recente incremento dei prezzi che - hanno specificato le due associazioni - «dal loro punto di vista era principalmente effetto del declino e dell'aumento della domanda a seguito della crisi del Covid-19». Inoltre CLECAT ed ESC hanno precisato che i rappresentanti della Commissione «hanno specificato che gli aumenti dei prezzi in quanto tali non sono reputati una motivazione sufficiente per avviare un'indagine».
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- «La Direzione Generale della Concorrenza - hanno spiegato le due associazioni - ha sostenuto che per il mercato europeo sono solo due le circostanze in cui la Commissione Europea ha pieno diritto di avviare una indagazione: una volta riavviata una formale revisione della Consortia Block Exemption Regulation. In questo caso ai vettori verrà chiesto di fornire dati e, naturalmente, anche le altre parti interessate saranno invitate a fornire informazioni. Oppure nel contesto di un'azione legale. In questo caso un'iniziativa legale deve essere basata su fatti e includere prove sufficientemente solide di violazioni degli articoli 101 e/o 102 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea».
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- CLECAT ed ESC hanno precisato che però, su loro insistenza, la Direzione Generale Concorrenza ha riconosciuto che questa situazione necessita di una visione d'insieme complessiva e, quindi, almeno di un nuovo confronto con autorità della concorrenza in campo marittimo di più parti del mondo e, a tal proposito, hanno ricordato che l'ultimo trilogo con la statunitense Federal Maritime Commission e con il Ministero del Commercio della Cina si è svolto nel 2019.
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- Inoltre - hanno specificato ancora CLECAT ed ESC - i rappresentanti della Commissione UE hanno reso noto che avrebbero avviato un dialogo fra tutti i partecipanti al mercato al fine di trovare un approccio comune relativamente a tutti gli attuali problemi del mercato e per individuare un piano d'azione per una soluzione complessiva.
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- Alla luce di quanto replicato dai rappresentanti della DG Concorrenza, la CLECAT e l'ESC hanno annunciato che valuteranno assieme se è possibile presentare una denuncia formale presso la Commissione Europea.
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- Da parte sua l'ESC ha evidenziato la difficoltà di presentare una denuncia circostanziata dovuta al fatto che, se da un lato i pochi principali vettori marittimi mondiali possono facilmente fornire dati da considerarsi quali fonte primaria e rilevante di informazioni, dall'altro per gli spedizionieri è assai difficile elaborare informazioni sulla base di una grande mole di dati provenienti da migliaia di fonti.
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- Quasi a dare un'ultima possibilità alle compagnie marittime containerizzate prima del possibile ricorso alle vie legali, ricordando che queste compagnie hanno il dovere di assumersi specifiche responsabilità in cambio dell'esenzione loro concessa rispetto alle normative europee sulla concorrenza, l'ESC ha affermato la necessità che le compagnie di navigazione e i loro organi di rappresentanza agiscano immediatamente al fine di riportare l'attuale situazione alla normalità nel più breve tempo possibile e affinché assicurino piena collaborazione per individuare modi e strumenti per evitare che in futuro si ripetano tali situazioni.
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