- Al porto di Venezia è stato effettuato il primo “sdoganamento in mare” di merci alla rinfusa per navi mono clienti, procedura che consente agli operatori di anticipare le attività per la presentazione/accettazione delle dichiarazioni doganali rispetto all'arrivo della nave in porto tramite un sistema di monitoraggio da remoto. La procedura di sdoganamento in mare per i container è stata già introdotta a Venezia nel 2014 ( del 2 settembre 2014).
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- L'estensione della procedura alle merci alla rinfusa si è svolta con successo per un carico di 7.100 tonnellate di cemento destinato ad una società operante nell'ambito della produzione e commercializzazione di calcestruzzo preconfezionato pronto per l'uso a Porto Marghera e trasportato da una nave in arrivo dalla Turchia.
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- «L'innovazione procedurale, che si inserisce nell'ambito delle attività messe in campo già da tempo grazie alla collaborazione tra l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale - ha sottolineato il direttore Territoriale ADM Veneto e Friuli Venezia Giulia, Davide Bellosi - rappresenta uno strumento operativo volto a velocizzare i traffici commerciali in ambito portuale e a sostegno di una gestione più efficiente della componente logistica connessa alla movimentazione delle merci, intervenendo sulla tempestività e fruibilità delle informazioni relative al loro svincolo».
- «L'efficienza degli scali veneti - ha commentato il commissario straordinario dell'AdSP dell'Adriatico Settentrionale, Cinzia Zincone - passa necessariamente dalla proficua collaborazione fra l'Autorità di Sistema Portuale e tutti i soggetti, pubblici e privati, che a vario titolo possono incidere sulla catena logistica. In questo senso desidero ringraziare l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in particolare la Direzione Territoriale Veneto e Friuli Venezia Giulia, per l'obiettivo, raggiunto oggi, di semplificazione intelligente delle procedure. Un risultato eccezionale soprattutto per gli scali di Venezia e Chioggia che, a seguito dell'entrata in funzione del sistema MoSE, sono chiamati più di altre realtà portuali ad aumentare l'efficienza nell'intermediazione delle merci. Mi auguro pertanto che, tale collaborazione, possa continuare a produrre risultati tanto concreti quanto quello appena conseguito anche ricorrendo al Tavolo Tecnico Permanente, attivato nel novembre 2020, quale strumento organizzativo finalizzato a incrementare il confronto tra il nostro ente e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli favorire l'innovazione, procedurale e tecnologica, nel sistema marittimo-portuale».
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