- L'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile (ALIS) ha espresso soddisfazione per l'inclusione degli operatori del settore del trasporto nella prima classe di priorità per l'accesso alle vaccinazioni contro il coronavirus nell'ambito del “Documento tecnico operativo per l’avvio delle vaccinazioni in attuazione delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-COV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome l'8 aprile 2021” che è stato pubblicato il 12 maggio dall'INAIL.
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- In particolare, nella classe di priorità 1 sono inclusi i settori ATECO del trasporto terrestre e trasporto mediante condotte, che sulla base dei dati Istat relativi al 2019 conta 546.440 occupati, del trasporto marittimo e per vie d'acqua, che occupa 40.640 lavoratori, e del trasporto aereo, che conta 29.890 occupati. Nella classe di priorità 2, inoltre, è incluso il settore del magazzinaggio e delle attività di supporto ai trasporti che conta 312.580 occupati.
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- «Il nostro appello al governo per il riconoscimento dei lavoratori di trasporto e logistica come categorie prioritarie - ha commentato il vicepresidente e direttore generale di ALIS, Marcello Di Caterina - è stato accolto dal documento pubblicato dall'INAIL. ALIS aveva chiesto al governo Draghi di riconoscere gli operatori del trasporto e della logistica tra le categorie prioritarie della campagna di vaccinazione, considerato il ruolo essenziale svolto da tale settore fin dall'inizio dell'emergenza garantendo la regolare continuità degli approvvigionamenti nell'intero Paese. Siamo quindi soddisfatti che il nuovo documento tecnico-operativo per le vaccinazioni anti-Covid pubblicato dall'INAIL abbia accolto il nostro appello».
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- Di Caterina ha evidenziato che «il nuovo documento suddivide i settori di attività in tre macro-gruppi, per tutelare in via prioritaria i lavoratori a maggior rischio di contagio ed attribuisce la classe di priorità 1 agli oltre 600mila che operano nel trasporto terrestre, marittimo e aereo, cioè la stessa classe in cui sono giustamente state inserite anche alcune categorie già sottoposte alla campagna di vaccinazione, come gli operatori sanitari o le forze dell'ordine».
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