- DigITAlog (ex UIRNet), il soggetto attuatore del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per la realizzazione e la gestione della Piattaforma Logistica Nazionale Digitale, e l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale hanno siglato un protocollo d'intesa per l'adesione al Port Community System (PCS) ricompreso nel perimetro della Piattoforma Logistica Nazionale. Grazie all'accordo l'AdSP, che gestisce i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, potrà usufruire di un'unica interfaccia, il Port Community System (PCS), collegato alla Piattaforma Logistica Nazionale digitale gestita da digITAlog, grazie alla quale disporrà di nuovi servizi che saranno implementati di concerto sulla Piattaforma.
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- Con l'intesa l'AdSP e digITAlog condividono l'obiettivo generale di arrivare all'adozione a livello nazionale di una soluzione PCS standard ed omogenea, ferme restando le specifiche esigenze locali. Attualmente l'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale non dispone ancora di un proprio PCS e la soluzione realizzata da digITAlog prevede un sistema (PCS PLN) a supporto della catena logistica integrata, grazie alla sua interazione con gli altri servizi presenti sulla PLN. In questo modo digITAlog potrà fornire a tutte le realtà portuali uno strumento applicativo in grado di consentire ad ogni ambito locale il collegamento con la Piattaforma Logistica Nazionale.
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- «Le infrastrutture digitali - ha sottolineato il presidente dell'ente portuale, Pino Musolino - oggi valgono quanto, e forse di più, di quelle fisiche, per favorire lo sviluppo di sistemi portuali competitivi ed efficienti. Con il protocollo di oggi noi ci inseriamo a piena velocità in questo processo e proseguiamo il nostro percorso per incrementare la competitività del network portuale laziale e, principalmente, del porto di Roma, anche in prospettiva della istituenda Zona Logistica Semplificata. L'obiettivo del PCS è, infatti, quello di contribuire alla dematerializzazione delle attività amministrative e operative collegate al trasporto della merce e alla mobilità delle persone, in una logica di sincro-modalità digitale capace di generare servizi ad alto valore aggiunto per la Port Community, con la riduzione, mirando alla loro eliminazione, delle inefficienze di sistema. In tal modo, andiamo incontro alle molteplici esigenze che riguardano le attività portuali, fornendo processi di semplificazione e di interoperabilità agli attori che a vario titolo sono coinvolti nei processi operativi (terminalisti, spedizionieri, agenti marittimi, imprese trasportistiche su gomma e ferroviarie). L'intento esplicito è, quindi - ha concluso Musolino - quello di porre le basi concrete per la crescita dei nostri porti, non solo numerica ma anche qualitativa».
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