- MSC Crociere avrà un proprio terminal al Molo Adossat del porto di Barcellona nell'ambito di un contratto di concessione della durata di 31 anni. Il terminal, che si prevede entrerà in attività nel 2024, sarà costruito e gestito dalla compagnia crocieristica che realizzerà una stazione marittima della superficie totale di 11.670 metri quadri distribuita su tre livelli con un investimento di 33 milioni di euro. Il progetto di costruzione del terminal crociere prevede anche la possibilità per le navi di connettersi alla rete elettrica terrestre, una volta che il Molo Adossat sarà abilitata a fornire questo servizio, eliminando le emissioni durante la loro permanenza in porto.
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- L'amministratore delegato di MSC Crociere, Pierfrancesco Vago, ha sottolineato che la compagnia è estremamente soddisfatta dell'assegnazione di questa concessione. «Barcellona - ha evidenziato - non è solo un porto importante per le nostre attività crocieristiche, ma anche per tutte le attività marittime del gruppo MSC. Questo nuovo terminal conferma ancora una volta il nostro impegno nei confronti di Barcellona, della Catalogna e di tutta la Spagna». «Questo nuovo terminal - ha aggiunto Vago - ci consentirà di espandere le nostre attività di imbarco a Barcellona, il che accrescerà il nostro impatto economico nella regione. Ciò comporterà una spesa maggiore per i nostri ospiti internazionali, molti dei quali rimarranno diversi giorni in città e nei suoi hotel prima o dopo la crociera. Allo stesso modo, il rafforzamento delle nostre operazioni in porto ci consentirà di portare a Barcellona navi più all'avanguardia, come MSC World Europa, una nave alimentata a GNL attualmente in costruzione e che, quando entra in servizio, diventerà una delle navi più rispettose dell'ambiente».
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- La presidente dell'Autorità Portuale di Barcellona, Mercè Conesa, ha specificato che «l'assegnazione di questa concessione è un passo in più che ci avvicina al nostro obiettivo, concordato con il Comune nel 2018, di spostare tutti i terminal crocieristici al Molo Adossat, allontanandoli dalle aree urbane, ottimizzando la mobilità di passeggeri e veicoli e rendendo possibile l'apertura di nuovi spazi di pubblica fruizione».
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