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Confitarma, Assarmatori e Medibordo lanciano un allarme per la carenza di medici di bordo
Il problema, già in atto da tempo, è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia
6 luglio 2021
Le associazioni armatoriali italiane Confitarma e Assarmatori e l'Associazione Nazionale Medici di Bordo della Marina Mercantile (Medibordo) hanno lanciato un allarme perché - hanno spiegato - con la stagione estiva già avviata si corre il rischio che molte navi non possano raggiungere le località di destinazione perché costrette a rimanere in porto per carenza di medici di bordo. Le tre associazioni hanno ricordato che la figura professionale del medico di bordo è ricompresa nella “tabella minima di armamento” delle navi passeggeri, cioè nel numero minimo di qualifiche professionali obbligatorie a bordo per poter navigare, ed è quindi necessaria e imprescindibile per svolgere i servizi di collegamento marittimo.
Confitarma, Assarmatori e Medibordo hanno ricordato inoltre che da anni le associazioni armatoriali lamentano la strutturale insufficienza numerica di tali figure professionali causata da incomprensibili barriere di ingresso alla professione imposte da un sistema di regole che, per come congegnato - hanno sottolineato - non può più garantire l'effettiva organizzazione del servizio sanitario di bordo e di conseguenza assolvere alle finalità per le quali lo stesso fu istituito alla fine dell'800.
A tale carenza strutturale, alla quale in passato è stato fatto fronte utilizzando le poche e comunque inadeguate eccezioni consentite dalla normativa - hanno spiegato ancora Confitarma, Assarmatori e Medibordo - si è sommata ora la grave emergenza sanitaria determinata dalla pandemia che ha costretto, giustamente, il governo a concentrare tutti i suoi sforzi sulla campagna vaccinale in atto. A seguito di ciò, oggi le compagnie di navigazione incontrano difficoltà insormontabili a reperire medici disponibili all'imbarco e, in molti casi, non saranno in grado di assicurare la partenza delle navi.
Perdurando tale situazione - hanno denunciato Confitarma, Assarmatori e Medibordo - è evidente a tutti il danno che ne conseguirà per l'intero settore del turismo, già duramente colpito dalla crisi, e i notevoli disagi per i residenti isolani che vedranno leso il diritto, costituzionalmente garantito, alla cosiddetta “continuità territoriale”.
Le tre associazioni hanno specificato che da alcuni mesi l'armamento e l'Associazione Nazionale Medici di Bordo hanno rappresentato la grave situazione a tutte le istituzioni competenti, segnalando le straordinarie difficoltà che si sarebbero incontrate nella stagione estiva e richiedendo l'attivazione di misure eccezionali di reclutamento, in analogia a quanto già attuato dal governo per far fronte alla necessità di personale medico per la campagna vaccinale in atto.
Precisando di essere consapevoli dell'importante e impegnativo lavoro che le istituzioni stanno svolgendo per assicurare il primario interesse della salute pubblica e plaudendo agli sforzi fatti in tal senso, le tre associazioni hanno tuttavia avanzato la richiesta che, con la massima urgenza, si provveda all'adozione di mirati provvedimenti per far fronte a questa situazione di inefficienza che comporta il rischio concreto di far deflagrare “un'emergenza nell'emergenza” così da assicurare a tutti - cittadini e turisti - i servizi di trasporto marittimo. Confitarma, Assarmatori e Medibordo auspicano pertanto l'urgente adozione delle necessarie deroghe a questo sistema ritenuto inefficiente e la contestuale convocazione del tavolo in materia di sanità marittima già istituito presso il Ministero della Salute per superare questa normativa, reputata antistorica.
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