- Oggi si è tenuta la sessione privata dell'assemblea della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), presieduta da Mario Mattioli, che ha proceduto all'approvazione del bilancio e della relazione annuale sull'anno 2020, quest'anno dedicata ai lavoratori marittimi. L'assemblea ha poi proceduto all'approvazione della riforma dello statuto confederale, modificato in linea con quello di Confindustria, rispettando la specificità della base associativa della confederazione. «L'unanime approvazione del nuovo statuto confederale - ha sottolineato Mattioli - dimostra la compattezza dei nostri associati e il loro orgoglio di far parte della nostra confederazione».
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- L'assemblea ha quindi eletto i venticinque armatori che insieme al presidente, ai past president, ai vicepresidenti e al presidente del Gruppo Giovani Armatori costituiscono il consiglio generale in carica per il prossimo quadriennio che risulta formato dal presidente Mario Mattioli, dai past president Paolo Clerici, Nicola Coccia, Paolo d'Amico, Emanuele Grimaldi e Giovanni Montanari, dal presidente dei Giovani Armatori, Salvatore d'Amico, e dai consiglieri Mariella Amoretti, Claudio Baccichetti, Federica Barbaro, Luca Bertani, Gabriele Brullo, Paolo Cagnoni, Carlo Cameli, Francesco D'Alesio, Angelo D'Amato, Cesare d'Amico, Gianni Andrea de Domenico, Andrea Garolla di Bard, Giacomo Gavarone, Alessandra Grimaldi, Guido Grimaldi, Domenico Ievoli, Beniamino Maltese, Lorenzo Matacena, Fabio Montanari, Gianluca Morace, Corrado Neri, Valeria Novella, Alessandro Russo, Barbara Visentini e Luca Vitiello. I nuovi vice presidenti saranno nominati dal nuovo consiglio nella prossima riunione di questo mese.
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- Illustrando l'attività svolta lo scorso anno da Confitarma, Mattioli ha reso noto tra l'altro che alla fine del 2020 la flotta mercantile italiana, con circa 15 milioni di tonnellate di stazza lorda, ha mantenuto la sua posizione tra le principali flotte mondiali e nei primi mesi del 2021 si è registrata la consegna di nuove costruzioni per quasi 700.000 tonnellate di stazza lorda. «Stiamo intravedendo una ripresa - ha spiegato - anche se ci sono ancora settori in difficoltà. Di sicuro dobbiamo poter contare sulle riforme della PA e della giustizia e soprattutto su una burocrazia efficiente capace di dare riscontro alle decisioni del governo e su una governance del settore in grado di ridisegnare le regole del comparto in una visione più dinamica e moderna del mondo in continua evoluzione».
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