Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:21 GMT+1
FIATA e CLECAT chiedono l'inclusione dei servizi logistici nella Global Minimum Tax, limitando l'esenzione per lo shipping alle sole attività port-to-port
Preoccupazione per l'eccessivamente ampia definizione di “servizi di shipping”
9 luglio 2021
FIATA e CLECAT, in rappresentanza degli spedizionieri europei e mondiali, hanno esortato l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ad includere i servizi logistici nella Global Minimum Tax, limitando l'esenzione per lo shipping alle sole attività port-to-port. In particolare, in un comunicato congiunto CLECAT e FIATA, prendendo atto delle esenzioni proposte per il trasporto marittimo, hanno manifestato preoccupazioni sul fatto che l'ampia definizione di “servizi di shipping”, che attualmente include i servizi ausiliari, aprirebbe la porta all'elusione fiscale e alla distorsione degli scambi, minando l'intento generale del quadro BEPS dell'OCSE/G20. CLECAT e FIATA hanno quindi invitato i Paesi membri dell'OCSE a includere qualsiasi tipo di movimentazione delle merci, di attività logistiche e ausiliarie nell'ambito delle proposte al fine di garantire condizioni di parità per tutte le parti interessate nella supply chain della logistica marittima.
Le due organizzazione hanno rilevato che l'industria mondiale dello shipping si è assicurata un'esenzione dalle proposte dell'OCSE relative ad un'aliquota minima globale dell'imposta sulle società non inferiore al 15%, che si applicherebbe a tutte le compagnie di navigazione con un fatturato superiore a 750 milioni di euro. Specificando che i dettagli finali dell'accordo devono ancora essere ulteriormente definiti, FIATA e CLECAT hanno auspicato che tali dettagli finali garantiscano che la definizione di “servizi di shipping” ammissibili all'esenzione si limitino solamente ai servizi da porto a porto operati dalle navi, mentre l'esenzione non dovrebbe in alcun modo applicarsi ad altri servizi accessori o door-to-door della filiera marittima, poiché - hanno sottolineato - ciò creerebbe ulteriori distorsioni e consentirebbe pratiche di evasione fiscale.
Da parte italiana, in una nota la Fedespedi ha rilevato che «l'obiettivo finale è chiedere ai ministri delle Finanze, che sono chiamati in questi giorni durante i lavori del G20 Economia a Venezia a trovare un'intesa politica sulla riforma della tassazione delle multinazionali, di porre grande attenzione su questo tema. Via mare viaggia il 90% delle merci, una supply chain, come ricordato dalla nostra presidente, Silvia Moretto, dominata da pochi player concentrati in tre grandi alleanze che già godono di regimi fiscali agevolati, aiuti di Stato e parziale esenzione dalle norme antitrust UE (CBER) ha già portato a una riduzione drastica della possibilità di scelta e della qualità del servizio reso, danneggiando intere filiere produttive e rischiando di rallentare la ripresa economica di molte aree geografiche».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore