- La Commissione Europea ha autorizza misure di sostegno pubblico a favore del servizio di traghetti della Laziomar reputandole in linea con le disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato e ha chiuso l'indagine sul sostegno a favore della Sardegna Regionale Marittima (Saremar). «Come le due decisioni relative all'ex Tirrenia che abbiamo adottato all'inizio di quest'anno - ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione e responsabile della politica sulla concorrenza - le decisioni odierne contribuiranno allo sviluppo economico e sociale delle isole e garantiranno al contempo la certezza del diritto agli operatori. Dobbiamo garantire che le piccole isole, come quelle della Regione Lazio, e i loro residenti siano collegati al continente con servizi di trasporto marittimo regolari e affidabili durante tutto l'anno».
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- In particolare, Bruxelles ha stabilito che la compensazione degli obblighi di servizio pubblico pari a circa 35 milioni di euro concessa a Laziomar per la gestione di cinque rotte marittime dal primo giugno 2011 al 14 gennaio 2014 è conforme alle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato. Tale compensazione - ha spiegato la Commissione - rispondeva a una reale esigenza di servizio pubblico garantendo collegamenti regolari nel corso dell'anno e l'aiuto concesso non ha dato luogo a sovracompensazioni a favore di Laziomar. Lo stesso vale per la compensazione di servizio pubblico pari a circa 128 milioni di euro concessa a Laziomar dopo l'acquisizione da parte della Compagnia Laziale di Navigazione (CLN) per la gestione di sei collegamenti nel periodo dal 15 gennaio 2014 al 14 gennaio 2024.
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- Relativamente all'indagine approfondita su alcune misure a favore della Saremar dell'ex gruppo Tirrenia, compagnia in liquidazione dal 2016, e dei rispettivi acquirenti che era stata avviata nell'ottobre 2011 a seguito di una serie di denunce, la Commissione ha ricordato che nel 2014, a seguito di un'indagine approfondita, aveva constatato che alcune misure di sostegno concesse dalla Regione Sardegna a Saremar nel 2011 e nel 2012 costituivano aiuti di Stato incompatibili e aveva ordinato il recupero di 10,8 milioni di euro. A seguito della decisione Saremar era stata messa in liquidazione e le linee di servizio pubblico che operava sono state affidate a un altro operatore, Delcomar, al termine a una gara d'appalto pubblica. La Commissione UE ha ricordato inoltre che nella decisione del 2014 non era giunta ad una conclusione su tutte le misure oggetto dell'indagine. Oggi tuttavia, in considerazione del fatto che Saremar ha cessato ogni attività e i suoi attivi sono stati venduti e poiché sarà cancellata dal registro delle imprese una volta conclusa la procedura di liquidazione, la Commissione ha stabilito che l'indagine su tali misure sia divenuta priva di motivazione e ha pertanto deciso di chiuderla. Bruxelles ha precisato che chiudendo la procedura senza un ulteriore esame delle misure in questione, la Commissione agisce anche in modo proporzionato, risparmiando tempo e risorse, compresi quelli della Regione Sardegna, e garantendo la certezza del diritto a tutte le parti interessate.
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