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- In occasione della riunione in corso questa settimana del Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell'International Maritime Organization (IMO), oggi Intercargo, l'associazione internazionale che rappresenta gli armatori che operano flotte di rinfusiere, ha sollecitato «un'accelerazione drastica e urgentemente necessaria nello sviluppo commerciale delle tecnologie, dei combustibili, dei sistemi di propulsione e delle relative infrastrutture» al fine di consentire all'industria dello shipping di raggiungere l'obiettivo di avere navi a zero emissioni di gas serra entro il 2050, obiettivo - ha precisato ancora una volta l'associazione - che Intercargo sostiene pienamente.
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- Evidenziando che la sessione in corso del MEPC è l'occasione in cui gli Stati membri dell'IMO possono adottare le misure necessarie a conseguire tale risultato, Intercargo ha rilevato che, «a breve termine, una priorità immediata è l'approvazione della proposta dell'industria per “l'istituzione di un International Maritime Research and Development Board” e di un “IMO Maritime Research Fund” come indicato nel documento 77/7/6 del MEPC co-sponsorizzato da Intercargo». Questo documento, infatti, accoglie la proposta delle principali associazioni del trasporto marittimo, tra cui Intercargo, per l'istituzione di un fondo da cinque miliardi di dollari, finanziato dalla stessa industria, per accelerare le attività di ricerca e sviluppo per la decarbonizzazione dello shipping ( del 18 dicembre 2019).
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- A tal proposito Intercargo ha ricordato di aver presentato assieme all'International Chamber of Shipping (ICS) una proposta per una tassa globale sulle emissioni di carbonio delle navi come misura di mercato a medio termine al fine di accelerare l'adozione e la diffusione di tecnologie e combustibili a zero emissioni di carbonio.
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