- TEA - Trasportatori Eccezionali Associati ha espresso soddisfazione per la decisione del governo di sospendere le norme relative ai trasporti eccezionali introdotte con il decreto infrastrutture approvato nella prima settimana di novembre e che - ha sottolineato l'organizzazione - aveva oggettivamente messo in ginocchio le aziende del settore. Il decreto - ha ricordato TEA - prevedeva l'abbassamento dei limiti massimi di trasporto da 108 a 86 tonnellate e il riferimento alle “cose indivisibili” come requisito necessario per il carico, con l'effetto, ad esempio, che anziché tre coils d'acciaio, come nella prassi quotidiana, ogni mezzo avrebbe potuto trasportare un solo coil. Una soluzione - ha evidenziato l'associazione - completamente slegata dalle esigenze produttive e di trasporto e che paradossalmente provocava un aumento dei trasporti eccezionali su strada, con maggiori rischi per la circolazione e più inquinamento.
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- Ieri il presidente di TEA, Luca Civolani, ha incontrato a Roma il responsabile infrastrutture e trasporti della Lega, Edoardo Rixi, con il quale dopo, la stretta collaborazione che ha portato alla sospensione del decreto di novembre, ha fatto il punto della situazione in vista del necessario dialogo con il governo per giungere entro marzo, come previsto dall'emendamento approvato, a definire le nuove linee guida per il settore. «Il risultato raggiunto - ha spiegato Rixi al termine dell'incontro - è il primo passo di un lavoro importante che imprese e trasportatori ci chiedono da tempo. Adesso serve un tavolo nazionale per coinvolgere tutti gli addetti del settore».
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- «Adesso - ha affermato Civolani - abbiamo tre mesi di tempo nei quali noi di TEA saremo in prima fila per contribuire a scrivere una norma che tuteli certamente la sicurezza, ma che tenga conto della realtà».
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