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Rimosso dal porto di Palermo anche il bacino di carenaggio da 19mila tonnellate
Monti: possiamo finalmente ospitare navi XL, ora nelle condizioni di entrare in porto in tutta sicurezza
5 gennaio 2022
Dopo la rimozione dal porto di Palermo del bacino di carenaggio da 50mila tonnellate che lo scorso settembre era partito con destinazione la Turchia, oggi è toccato al bacino da 19mila tonnellate che, dopo tre ore di manovre e l'assistenza di quattro rimorchiatori, è uscito dallo scalo diretto sempre in Turchia. Si tratta del bacino di proprietà della Vulcano Shipyard che lo aveva acquistato dalla Regione Siciliana la scorsa primavera.
«Abbiamo vinto una battaglia - ha sottolineato il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti - che tutti ritenevano persa in partenza: siamo riusciti a spostare i due bacini, quello da 50mila tonnellate e quello da 19mila, che deturpavano lo specchio acqueo del porto di Palermo sin dagli anni '70. Siamo davvero felici e fieri: quello che è avvenuto oggi è un miracolo, il lavoro più complesso tra i tanti portati a termine finora, la cui gestazione ha richiesto ben quattro anni di impegno. Voglio ringraziare la Regione Siciliana che ha collaborato con noi per consentire l'eliminazione di tutta quella inutile ferraglia che invadeva il bacino storico del porto, degradandolo e rendendolo inadeguato a ospitare le navi di ultima generazione, finalmente in grado di riappropriarsi della loro piena capacità di manovra. La soddisfazione è doppia perché abbiamo ottenuto due risultati che riguardano sia la funzionalità che l'estetica: possiamo finalmente ospitare navi XL, ora nelle condizioni di entrare in porto in tutta sicurezza e, allo stesso tempo, abbiamo recuperato la bellezza dello skyline del nostro scalo. Un grande passo avanti».
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