- Oggi nel porto di Barcellona è iniziato uno sciopero a tempo indeterminato degli ormeggiatori, protesta suscitata dalla fusione della società Cemesa Amarres Barcelona, filiale attraverso la Grupo Reyser della P&O Maritime di Dubai (gruppo DP World), con la società Mooring & Port Services, che è partecipata dalle imprese spagnole I.E.F (45% del capitale), Maritime Branches Francisco E. Sanchez (22%), Cavimar Angel Santamaria (21%) e J.A. Madrid (10%), che in precedenza fornivano i servizi di ormeggio nello scalo catalano e che dallo scorso primo gennaio sono confluite nella nuova joint venture paritetica Amarres de Barcelona. Un'integrazione che, ad avviso dei rappresentanti dei lavoratori, non tiene conto delle esigenze di un miglioramento della sicurezza, della difesa dei diritti dei lavoratori, non prevede forme di equiparazione salariale fra i lavoratori delle due società e non prevede un aumento delle assunzioni al fine di garantire i servizi.
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- Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali CGT, USTP, OTEP, CCOO e UGT dopo che sabato l'assemblea degli ormeggiatori aveva deliberato a maggioranza di non accogliere una proposta di accordo definita a conclusione di una serie di riunioni tra i sindacati e l'azienda per trovare una via d'uscita alle proteste che lo scorso anno hanno determinato una serie di scioperi.
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- Nel porto di Barcellona i servizi di ormeggio sono garantiti da 104 lavoratori.
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