- Nel 2021 il porto di Civitavecchia ha movimentato oltre 9,5 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +20% sul 2020 e una crescita del +1% sull'anno pre-pandemia del 2019. Nel solo settore delle merci varie il traffico è stato di 6,4 milioni di tonnellate, con un rialzo del +17% sul 2020 e un decremento di circa 200mila tonnellate sul 2019, di cui 5,4 milioni di tonnellate di rotabili (+20% sul 2020 e -3% sul 2019), con 246mila mezzi pesanti imbarcati e sbarcati (rispettivamente +18% e +6%), e quasi un milioni di tonnellate di carichi containerizzati (+6% e -6%) totalizzati con una movimentazione di container pari a 100.248 teu (-6% e -11%). Le rinfuse solide sono state più di 2,4 milioni di tonnellate (+25% e +3%), di cui 19 milioni di tonnellate di carbone (+22% e 0%) e 342mila tonnellate di prodotti metallurgici e minerali, mentre quelle liquide sono ammontate a 838mila tonnellate (+34% e +31%).
-
- Lo scorso anno il traffico dei passeggeri nel porto di Civitavecchia ha segnato un aumento del +28% sul 2020 relativamente al segmento dei traghetti, con un totale di oltre 1,2 milioni di persone movimentate, circa 500mila in meno rispetto al 2019, e una crescita del +154% sul 2020 dei crocieristi, pari a 519mila passeggeri rispetto a oltre 2,6 milioni di crocieristi nel 2019.
-
- Complessivamente nel 2021 i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta amministrati dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale hanno movimentato oltre 13,3 milioni di tonnellate di merci, volume che rappresenta una progressione del +18% circa sul 2020 e del +1% sul 2019. I soli porti di Fiumicino e Gaeta hanno movimentato rispettivamente quasi due milioni e 1,8 milioni di tonnellate, con incrementi del +10% e del +19% sul 2020.
-
- Presentando i risultati di traffico del 2021, il presidente dell'AdSP, Pino Musolino, ha affermato che il 2022 si apre «con un sano ottimismo, unito alla piena consapevolezza delle questioni che restano sul tappeto, a partire da quelle occupazionali per arrivare a quelle di bilancio, e del fatto che soltanto portando a termine il lavoro di riorganizzazione, riequilibrio e ristrutturazione dell'ente si potranno dare le risposte necessarie al rilancio di tutto il network, ricreando le condizioni necessarie per creare nuovi posti di lavoro, riassorbendo quelli oggi messi a rischio dalla crisi pandemica».
|