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Successo del test di decarbonizzazione con l'uso di una miscela di biocarburante derivata da materie prime rinnovabili per alimentare una product tanker
Il progetto ha coinvolto il gruppo d'Amico, ABS, LR FOBAS, MAN Energy Solutions, RINA, il Registro Liberiano e Trafigura
1 febbraio 2022
Il gruppo d'Amico, ABS, LR FOBAS, MAN Energy Solutions, RINA, il Registro Liberiano e Trafigura hanno presentato i risultati del Joint Industry Project (JIP) avviato lo scorso giugno e volto a testare la miscela di biocarburante (B30) derivata da materie prime rinnovabili per alimentare una product tanker LR1 della società armatrice d'Amico. I partner del progetto hanno evidenziato che i risultati sono decisamente positivi in termini di riduzione di emissioni di CO2 relative e assolute, ed emissioni di NOx stabili.
In particolare, i sette partner hanno specificato che i risultati dei test hanno dimostrato che le miscele di biocarburante B30 costituiscono una soluzione pratica, conforme al regolamento europeo sull'uso di carburanti rinnovabili a basso contenuto di carbonio nel trasporto marittimo (FUEL EU) che entreranno in vigore dal primo gennaio 2025. Inoltre i test hanno dimostrato che, a condizione che la produzione di materie prime a livello globale possa soddisfare la domanda, l'aggiunta della miscela di biocarburante come “drop in” ai carburanti marittimi tradizionali rappresenta una misura valida per ridurre le emissioni sul tonnellaggio esistente.
d'Amico, ABS, LR FOBAS, MAN Energy Solutions, RINA, Registro Liberiano e Trafigura hanno spiegato che i test condotti tra il 19 giugno e il 6 luglio scorsi a bordo della nave product tanker LR1 Cielo di Rotterdam con l'impiego della miscela di biocarburante B30 fornita da TFG Marine, la joint venture di Trafigura per la fornitura e l'approvvigionamento di carburante marittimo nella regione Amsterdam-Rotterdam-Anversa (ARA), hanno dato i seguenti risultati: una riduzione del 4,3% delle emissioni di CO2 per tonnellata di combustibile e un conseguente CII (Carbon Intensity Indicator, gCO2/tonnellate di portata lorda-miglia) di 3,99, con un miglioramento del 3,5% rispetto all'utilizzo combustibili fossili a bassissimo tenore di zolfo permettendo il top rating di classificazione energetica “A” delle navi fino al 2026; la conferma da parte dell'amministrazione di bandiera e dalla classe che l'uso della miscela di biocarburante B30 non influisce sulla certificazione Tier II dei motori per la conformità NOx. Sia i motori principali sia i generatori diesel sono stati testati per verificare la loro conformità riguardo le emissioni NOx utilizzando i dati calcolati consentiti dal Codice tecnico Nox; una riduzione effettiva delle emissioni di CO2 pari al 25,3% per tonnellata di combustibile, applicando la metodologia Defra. Questa metodologia è stata utilizzata in previsione dell'approvazione del quadro di analisi well-to-wheel (WTW) da parte dell'International Maritime Organization e in attesa di chiare indicazioni dall'IMO su quale metodologia sarà applicata.
Il gruppo d'Amico ha reso noto che, a seguito di questi risultati e in anticipo rispetto all'entrata in vigore della nuova normativa, ha provveduto a certificare attraverso l'amministrazione di bandiera tutte le sue navi LR1 affinché possano operare permanentemente con la miscela di biocarburante B30. Il gruppo intende anche certificare l'intera flotta e, nel corso del 2022, vuole testare i biocarburanti B40 e B50 adottando la stessa metodologia. «Le miscele di biocarburanti - ha affermato Salvatore d'Amico, fleet director del gruppo d'Amico - sono una delle strategie di decarbonizzazione che d'Amico sta esplorando per il tonnellaggio esistente. Pur continuando a monitorare attentamente lo sviluppo di futuri combustibili alternativi e di nuove tecnologie per la propulsione e a investire in soluzioni digitali innovative, crediamo che l'utilizzo della miscela di biocarburante possa accelerare la decarbonizzazione del trasporto marittimo con un effetto immediato sul tonnellaggio esistente».
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