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Trasportounito e UNATRAS, sì e no allo sciopero immediato dell'autotrasporto
Per l'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile le azioni di protesta non sono opportune
14 marzo 2022
In Italia il settore dell'autotrasporto, in fibrillazione verrebbe da dire da sempre tanto le rappresentanze del comparto da tempo denunciano gli insostenibili costi che il trasporto su strada deve sostenere, è da settimane ancor più in agitazione per le ulteriori difficoltà generate dal nuovo deciso aumento dei costi del gasolio.
La sigla del settore a mordere maggiormente il freno è Trasportounito che ha annunciato un fermo delle aziende imprese di autotrasporto a livello nazionale «per causa di forza maggiore» a partire da oggi, fermo che l'associazione sindacale ha specificato non deve essere considerato uno sciopero né una rivendicazione specifica, bensì un'iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di estrema necessità del settore. In una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio, al ministro e al vice ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi, Trasportounito ha spiegato che la sospensione dei servizi si è resa inevitabile anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire.
UNATRAS, l'unione che raggruppa le sigle dell'autotrasporto Fai Conftrasporto, Fiap, Fita Cna, Sna Casartigiani, Unitai, Lega delle Cooperative e Confcooperative, ritiene invece che per attuare un'azione di protesta si debba attendere almeno sino a sabato prossimo, aspettando gli esiti dell'incontro con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile che si terrà domani, quando verrà posta sul tavolo la questione del rincaro del gasolio. UNATRAS ha specificato che tutte le associazioni aderenti, che rappresentano oltre il 90% delle imprese di autotrasporto italiane, valuteranno l'esito dell'incontro e solo allora decideranno se e quali iniziative attuare in aggiunta a quelle già previste per il 19 marzo. UNATRAS ha invece stigmatizzato «qualsiasi iniziativa che dovesse essere messa in atto prima del 15 marzo, senza rispettare e/o in difformità delle modalità comunicate alla Commissione Garanzia Sciopero. Non solo sarebbe in violazione della legge - ha sottolineato UNATRAS in una nota - ma potrebbe limitare la libertà di chi ha deciso di svolgere regolarmente la propria attività. Pertanto chi la volesse attuare se ne assumerebbe tutte le responsabilità. Per questo motivo, visti alcuni ambigui segnali che stanno arrivando, ci attiveremo per avviare tutte le azioni precauzionali per garantire la libera circolazione delle merci».
Invece per ALIS, l'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile, queste azioni di protesta non sono per nulla opportune: «anche se l'aumento dei prezzi energetici rappresenta una evidente criticità per intere filiere - ha affermato il vice presidente di ALIS, Marcello Di Caterina - riteniamo doveroso prendere le dovute distanze da questi atti scellerati e controproducenti, soprattutto considerando la delicatissima fase geopolitica internazionale che stiamo affrontando a causa della guerra in Ucraina e le dure conseguenze economiche e di approvvigionamento che le famiglie e l'intera società stanno vivendo». «ALIS - ha precisato Di Caterina - annuncia con fermezza che non aderirà alla sospensione dei servizi di autotrasporto merci, favorendo al contrario in tutta Italia il corretto e regolare svolgimento di tutti i servizi di trasporto e logistica intermodale e continuando a promuovere il dialogo come principale strumento per trovare rapide e concrete soluzioni alle criticità riscontrate dal settore».
«Occorre - ha proseguito il vice presidente di ALIS - che l'intero comparto del trasporto e della logistica faccia emergere il proprio senso di responsabilità, senza aggravare ulteriormente la situazione. Da settimane stiamo lavorando al confronto nelle sedi parlamentari opportune e con l'esecutivo, in particolare con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che sta dimostrando massima apertura al dialogo costruttivo. Proseguiremo su questa direzione e promuoveremo momenti di confronto istituzionale anche all'evento LETEXPO che si svolgerà a Veronafiere la prossima settimana, da mercoledì 16 a sabato 19 marzo, e che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti del governo e delle istituzioni ministeriali e parlamentari».
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