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Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti denunciano che emendamenti al Ddl Concorrenza minerebbero il sistema portuale italiano
Sotto accusa il tentativo di abolire il divieto di interscambio di manodopera tra concessioni e l'intenzione di assegnare all'ART un ruolo sul rilascio delle concessioni
30 marzo 2022
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono che vengano ritirati alcuni emendamenti al disegno di legge sulla Concorrenza, provvedimento attualmente in discussione al Senato, che ad avviso dei tre sindacati mineranno il sistema portuale nazionale. «Continua - ha denunciato il segretario nazionale della Filt-Cgil, Natale Colombo - l'assalto ai porti italiani ed ai lavoratori portuali. I numerosi emendamenti al disegno di legge Concorrenza attaccano il quadro regolatorio del lavoro portuale e, conseguentemente, lo stesso mercato del lavoro del settore». «Non sono assolutamente giustificabili - ha aggiunto Colombo - gli emendamenti, tesi a consentire, e quindi a legittimare, lo scambio di manodopera tra le diverse aree demaniali date in concessione alla medesima impresa, assegnando alla commissione consultiva la valutazione di tale operazione. È assolutamente inconcepibile immaginare questa vera e propria destrutturazione del lavoro portuale per favorire, evidentemente, una competitività sregolata e per niente in linea con gli obiettivi di affermazione e rilancio del nostro modello di lavoro portuale».
«Ci preoccupano anche - ha specificato il dirigente nazionale della Filt Cgil - gli emendamenti sul rilascio delle concessioni per le quali si prevede l'assegnazione di un ruolo all'Autorità di Regolazione dei Trasporti con una sovrapposizione di competenze con quelle già previste ed esercitate dalle Autorità di Sistema Portuale, cosi come se ne affidano altre ad Anac e Agcom, svuotando di fatto le pertinenze del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. È l'ennesimo coacervo di interventi, tesi a demolire le poche certezze che abbiamo in questo Paese a difesa del bene pubblico».
«Vigileremo - ha concluso Colombo. - sull'evoluzione dell'intero iter avviato con il disegno di legge Concorrenza e non ci sottrarremo dal promuovere opportune e specifiche iniziative a tutela del lavoro e dei lavoratori portuali».
«Gli emendamenti al disegno di legge sulla Concorrenza di Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Italia Viva - ha affermato il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi - scardinano il sistema della portualità italiana che, soprattutto in questa fase così complicata dell'economia del Paese, ha dato prova di grande resilienza. Non siamo assolutamente d'accordo che venga abolito il divieto di interscambio di manodopera tra concessioni in capo ad uno stesso soggetto concessionario, all'interno dello stesso sistema portuale perché in questo modo verrebbero meno i principi di concorrenza, e verrebbe scardinato l'equilibrio occupazionale dei porti».
«La scelta - ha proseguito Tarlazzi - di consentire allo stesso soggetto di avere più concessioni all'interno dello stesso porto per le stesse attività, rappresenta già di per se una preoccupazione perché, se non fosse calibrata con prudenza, potrebbe determinare monopoli. Consentire poi la fungibilità del personale farebbe venire meno gli stessi presupposti per i quali vengono autorizzate le imprese ad operare e diminuirebbero le tutele dei lavoratori stessi. Altrettanto non siamo d'accordo che vengano scardinate le competenze sul governo della portualità perché l'intero sistema ne avrebbe una ripercussione negativa. Alla luce di tutto questo - ha concluso il segretario della Uiltrasporti - chiediamo che questi emendamenti vengano ritirati».
Anche secondo Fit-Cisl si tratta di emendamenti che indebolirebbero la stabilità del sistema portuale italiano: «chiediamo - ha precisato il sindacato - che non passi soprattutto l'emendamento che mira ad abolire il divieto di interscambio di manodopera tra concessioni in capo ad uno stesso soggetto all'interno dello stesso porto, perché andrebbe a colpire l'assetto regolato del mercato portuale, già altamente flessibile».
«Inoltre - ha specificato ancora la Federazione della Cisl - evidenziamo come alcuni emendamenti possano diminuire drasticamente il potere delle Autorità di Sistema Portuale in materia di rilascio delle concessioni, vista la vigilanza che le stesse operano direttamente sui concessionari».
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