- Lo scorso anno, durante il quale i volumi movimentati per via ferroviaria dall'azienda elvetica hanno segnato una ripresa essendo cresciuti del +10,7% dopo la lieve contrazione registrata nel 2020 a causa dell'impatto della pandemia di Covid-19 ( del 27 gennaio 2022), Hupac ha ottenuto anche risultati finanziari record. Nel 2021 il fatturato del gruppo è ammontato al valore record di 682,5 milioni di franchi svizzeri (+12,4%). L'utile lordo è stato di 151,8 milioni (+36,4%), l'EBITDA di 64,8 milioni (+22,1%) e l'utile netto di 12,4 milioni di franchi svizzeri rispetto ad una perdita netta di -2,5 milioni nel 2020.
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- Hupac ha reso noto che nel 2021 gli investimenti materiali, pari a 24,4 milioni di franchi svizzeri rispetto a 43,4 milioni nell'esercizio annuale precedente, sono risultati relativamente modesti a causa del rinvio dei progetti di investimento dovuto alle incertezze legate al Covid.
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- Nel periodo 2022-2026 l'azienda elvetica punta a un aumento annuale del +7% dei volumi trasportati, per arrivare a raggiungere a fine periodo un volume di traffico di 1,6 milioni di spedizioni stradali, con un aumento del 40% rispetto al 2021, e a tal fine il consiglio di amministrazione ha approvato un programma di investimenti di 300 milioni. Hupac ha precisato che al centro di tale strategia di crescita vi è il rafforzamento del core business sull'asse nord-sud e l'espansione della rete su assi con grande potenziale di crescita come il sud-est, il sud-ovest e il nord-est dell'Europa. Inoltre, relativamente alle connessioni con il trasporto marittimo, Hupac mira a collegare la rete ai porti italiani e alla rete ferroviaria di ERS dai porti di Amburgo, Bremerhaven e Rotterdam.
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- Quanto ai soli investimenti in Italia, l'azienda elvetica ha ricordato l'iniziativa con Mercitalia Logistics per realizzare due nuovi grandi terminal a Milano Smistamento e Piacenza, la cui costruzione è ripresa con termine dei lavori previsto nel 2024, mentre per il terminal di Novara CIM, di cui il gruppo ha assunto la gestione attraverso la filiale Combiconnect ( dell'11 ottobre 2021), Hupac prevede un'importante espansione della capacità con lavori di costruzione avviati quest'anno che includono l'estensione dei binari dagli attuali 600 metri allo standard europeo di 740 metri, nuovi binari di entrata e uscita e gru a portale ad elevate prestazioni. A ciò si aggiunge il progetto per un nuovo terminal a Brescia che è ancora in fase di preparazione.
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- Per il 2022 Hupac prevede una flessione dell'attività operativa, con un rallentamento economico, causato tra l’altro dalle crescenti interruzioni delle catene di approvvigionamento globali, che - ha spiegato l'azienda - si fa sentire anche in Hupac. Nel primo trimestre del 2022 il gruppo svizzero ha registrato una crescita del traffico di circa il +4%, mentre in aprile il volume di traffico è stato inferiore al livello dell'anno precedente, diminuzione - ha precisato la società - determinata dalle tre settimane di cantiere sul percorso della valle del Reno che hanno portato ad un dimezzamento della capacità di trasporto. Oltre alle interruzioni delle supply chain e ai problemi determinati dai lavori sulle linee ferroviarie, sull'andamento dell'esercizio annuale pesano però altre incognite: «la guerra in Ucraina, ulteriori interruzioni delle catene di approvvigionamento globale dovuti all'attuale situazione pandemica in Cina e i prossimi aumenti dei tassi di interesse a causa dell'alta inflazione - ha rilevato il presidente del gruppo Hupac, Hans-Jörg Bertschi - rendono il 2022 un anno pieno di sfide. Le previsioni sono difficili in questa situazione». Tuttavia per l'intero 2022 Hupac prevede una crescita del traffico as una cifra percentuale ed un risultato economico positivo.
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