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Con un inedito accordo l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale spalanca le porte a DP World
Con il gruppo di Dubai l'ente genovese collaborerà allo sviluppo della filiera trasportistica, logistica e industriale del proprio sistema portuale
13 maggio 2022
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l'ente che gestisce i porti di Genova e Savona-Vado Ligure, ha siglato un singolare memorandum of understanding con DP World, il gruppo di Dubai che opera una rete di terminal portuali, di attività logistiche e di servizi marittimi sparsa in molte regioni del globo. Inusuale, l'accordo, perché il gruppo mediorientale, che non è presente in Italia, per l'ente portuale italiano potrebbe diventare una potenziale controparte in eventuali trattative nel caso l'azienda emiratense, che è indirettamente controllata dal governo di Dubai, decidesse di allargare il proprio network all'Italia, o magari proprio ai porti gestiti dall'AdSP. Singolare perché l'intesa prevede - ha reso noto l'authority portuale - «la collaborazione per lo sviluppo della filiera trasportistica, logistica e industriale del sistema portuale».
Con l'accordo l'Autorità di Sistema Portuale apre le porte ad un'inedita collaborazione con un operatore logistico, dato che - ha chiarito l'ente ligure - il MoU «prevede lo svolgimento di attività a supporto dello sviluppo della rete dei porti e dei terminal retroportuali, di zone logistiche e industriali, di centri servizi e soluzioni per l'autotrasporto, la gestione di magazzini, la condivisione di best practice e l'eventuale istituzione di un corridoio internazionale multimodale logistico, anche attraverso l'analisi comparata di Port Community System». Una collaborazione, normalmente concessa da un'autorità portuale ad enti o istituiti di ricerca o consulenza oppure ad imprese selezionate tramite gara per lavorare ad uno specifico progetto, che sembra dare al gruppo di Dubai possibilità ed esclusività che evidentemente altri operatori liguri, nazionali ed esteri sarebbero assai lieti di poter ottenere a costo zero.
«DP World - ha detto il presidente dell'ente portuale, Paolo Emilio Signorini, spiegando le ragioni dell'accordo - è specializzata nell'integrazione con gli inland terminal. Terzo operatore mondiale è uno dei maggiori fornitori di servizi di supply chain e logistica a livello globale, con una presenza in 69 paesi ed è un importante facilitatore del flusso commerciale internazionale. Come sesto porto gateway europeo, abbiamo grande interesse a migliorare la connettività tra i nostri scali portuali e gli inland terminal. Avere un partner di grande esperienza internazionale come DP World - ha sostenuto Signorini - rappresenta una opportunità importante per completare la catena logistica e dare ulteriore sviluppo ai nostri traffici».
Non mancano neppure i commenti all'accordo del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e del sindaco, Marco Bucci, senza i quali si potrebbe dire - e se dirlo all'inizio del suo mandato poteva sembrare una maldicenza, non lo è oggi dopo le innumerevoli riprove che ciò corrisponde al vero - che Signorini non possa o non voglia muovere un passo, facendosi picconatore della storica autonomia di Palazzo San Giorgio rispetto agli altri centri di potere locali.
«Questo memorandum - ha commentato il presidente della Regione - è uno dei più importanti frutti della missione istituzionale a Dubai quando con il presidente Signorini abbiamo visitato i vertici di DP World, il principale terminalista della zona degli Emirati con 22 milioni di contenitori movimentati ogni anno e una catena logistica straordinaria. In quel contesto - ha spiegato Giovanni Toti - erano state approfondite le opportunità di collaborazioni future, che oggi si concretizzano in un documento strategico per la crescita e lo sviluppo di questo scalo».
Toti sembra implicitamente dire che i porti di Genova e di Savona non sono in grado di attirare queste competenze ma devono andarsele a cercare, e neppure troppo vicino. Questo, d'altronde, è il destino della quasi totalità delle missioni italiane, commerciali e di marketing, all'estero, che in questo si differenziano marcatamente da analoghe iniziative di ben più scafati Paesi adusi a trattare con il mondo. Invece di sollecitare l'interesse di potenziali investitori illustrando le possibilità prospettate, noi siamo costretti ad attrarli stringendo con loro accordi con cui siamo intanto noi ad offrire qualcosa a loro. Nel caso specifico informazioni, dati e contatti che, come si diceva, farebbero gola ad altri operatori magari concorrenti di DP World.
Ma l'assessore regionale allo Sviluppo Economico e alla Portualità, Andrea Benveduti, non è di questo avviso, dato che a suo dire «questo documento rappresenta un primo passo fattivo dei molti contatti stretti durante la nostra visita a Dubai e un segnale concreto di un generale interesse della comunità internazionale dello shipping e della logistica nei confronti del territorio ligure e delle sue potenzialità presenti e future».
Se per avere questo « segnale concreto di un generale interesse» l'AdSP ligure ha dovuto sottoscrivere un memorandum of understanding con il quale offre qualcosa, e non di poco conto, il sindaco di Genova, più prosaicamente, si augura - o almeno così sembra dalla sua dichiarazione - che ciò porti qualcosa: «Genova - ha detto Marco Bucci - è il porto da cui transitano le merci verso l'Europa attraverso il corridoio Reno-Alpi il più importante dell'Europa occidentale. E Genova è una città sempre alla ricerca di investimenti perché con il porto ha come obiettivo continuare ad essere la porta da sud verso i mercati dell'Europa».
L'impegno siglato dall'AdSP con DP World è salutato addirittura entusiasticamente dal presidente dell'Aeroporto di Genova, Paolo Odone, che ha elargito «complimenti all'Autorità di Sistema Portuale, che con questa firma sancisce un rapporto di collaborazione strategica con uno dei principali protagonisti mondiali del trasporto marittimo, foriero di ricadute positive per la città e per tutti gli operatori economici del settore».
Accolto a Genova dal presidente della Regione e assessore al seguito, dal sindaco, dal presidente dell'autorità portuale e dal presidente dell'aeroporto, il rappresentante di DP World, Simon Pitout, trade and transformation director for group supply chain & logistics dell'azienda di Dubai, ha magnanimamente concesso che il gruppo emiratense può fare qualcosa per Genova e la Liguria e magari anche oltre: «c'è - ha rilevato - un enorme potenziale da sviluppare e integrare nelle infrastrutture logistiche e commerciali di Genova così da favorire enormi vantaggi economici. Attraverso questo memorandum of understanding - ha spiegato Pitout - miriamo a condividere la nostra competenza nella creazione di soluzioni più intelligenti, efficienti, sostenibili e innovative nella logistica end-to-end per esplorare modi in cui potremmo potenzialmente supportare Genova a massimizzare la sua posizione strategica e aumentare i flussi commerciali a livello nazionale e nel territorio circostante».
Se è tutto da vedere l'apporto che - come debitamente precisato - DP World «potenzialmente» potrà offrire al capoluogo ligure e alla sua economia, noi non nutriamo alcun dubbio che Pitout sia felice di poter portare a casa un accordo per ottenere il quale non ha dovuto nemmeno faticare e che garantirà alla sua azienda - come sembra - informazioni e opportunità, senza tangibili contropartite, ad altri non concesse.
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