- Nel secondo trimestre del 2022 il Liner Shipping Connectivity Index (LSCI), l'indicatore definito dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) per calcolare il livello di integrazione di una nazione nella rete dei servizi mondiali di trasporto marittimo delle merci di linea, indice che ha valore massimo 100 relativo al primo trimestre del 2006, è risultato per l'Italia pari a 75,5, con un incremento del +0,5% sul corrispondente periodo dello scorso anno e con una variazione congiunturale di segno negativo e pari a -0,9% rispetto al primo trimestre del 2022.
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- La variazione tendenziale dell'indice LSCI relativo al secondo trimestre di quest'anno delle altre principali nazioni marittime europee è risultata in crescita per Croazia (+0,6%), Germania (+0,2%), Irlanda (+1,6%), Islanda (+3,7%), Lettonia (+30,1%), Lituania (+79,5%), Portogallo (+10,4%), Romania (+2,5%), Slovenia (+2,9%), Svezia (+2,2%) e Turchia (+2,6%), mentre è risultata in calo per Albania (-11,5%), Belgio (-2,3%), Cipro (-40,4%), Danimarca (-0,5%), Estonia (-15,3%), Federazione Russa (-8,5%), Finlandia (-0,4%), Francia (-4,1%), Georgia (-6,8%), Grecia (-2,2%), Malta (-25,8%), Montenegro (-12,6%), Norvegia (-6,2%), Olanda (-2,7%), Polonia (-0,6%), Regno Unito (-0,3%) e Spagna (-2,9%). Per l'Ucraina, in considerazione del conflitto in atto, l'indice non è stato definito.
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- Relativamente, invece, al Port Liner Shipping Connectivity Index (PLSCI), l'indicatore elaborato dall'UNCTAD per valutare la posizione di ogni porto mondiale nell'ambito di questa rete di linee marittime, nel primo trimestre del 2022 il porto italiano con l'indice più elevato è risultato nuovamente Gioia Tauro con 57,9, con una variazione tendenziale sul secondo trimestre del 2021 del +1,7% e con una variazione congiunturale sul primo trimestre del 2022 del +1,4%. A seguire i porti di Genova con 46,8 (rispettivamente +0,2% e -0,5%), La Spezia con 37,4 (+0,6% e +0,9%), Trieste con 34,2 (+2,7% e -0,2%), Livorno con 25,9 (-4,1% e -0,8%), Civitavecchia con 24,9 (+6,5% e -0,6%), Vado Ligure con 24,0 (+93,9% e 0%), Napoli con 23,4 (-3,8% e -4,0%), Salerno con 15,8 (+7,3% e +0,3%), Venezia con 10,7 (-6,0% e -6,4%), Ravenna con 10,1 (+11,9% e +8,1%), Ancona con 9,0 (+1,4% e -0,1%), Porto Marghera con 4,4 (0% e 0%), Marina di Carrara con 4,0 (-9,2% e -5,4%), Palermo con 3,9 (+46,0 e 0%), Catania con 3,6 (-30,9% e +2,1%), Taranto con 3,2 (-17,7% e 0%), Trapani con 3,2 (+11,6% e +2,8%), Bari con 2,8 (-12,6% e -12,6%) e Cagliari con 2,7 (0% e 0%).
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