- Il conflitto avviato dalla Russia in Ucraina lo scorso 24 febbraio, e le conseguenti sanzioni introdotte per indurre Mosca a cessare le ostilità, stanno determinando un devastante impatto sull'attività operativa della Global Ports Investments (GPI), che è il principale terminalista portuale russo nel settore dei container e delle altre merci varie. Se nel primo trimestre di quest'anno il traffico containerizzato movimentato in Russia dall'azienda aveva iniziato a registrare una lieve flessione, mentre quello delle altre merci aveva già mostrato un'evidente contrazione, nel secondo trimestre del 2022, periodo interamente interessato dalle conseguenze del conflitto bellico, il traffico dei container nei terminal russi della GPI è calato del -40,8% sul corrispondente periodo dello scorso anno essendo risultato pari a 248mila teu, su un dato complessivo di traffico containerizzato movimentato nel periodo dai porti russi che GPI ha quantificato in 899mila teu, con una diminuzione del -34,9% sul periodo aprile-giugno del 2021. Invece, il traffico dei container movimentato nei terminal finlandesi di GPI ha segnato un incremento del +39,7% essendo stato pari a più di 27mila teu.
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- Inoltre nel secondo trimestre di quest'anno i traffici di rotabili e la movimentazione di auto nei terminal di GPI si sono azzerati, rispetto a volumi pari rispettivamente a circa 7mila e 26mila veicoli nello stesso periodo del 2021, mentre il traffico di rinfuse ha mostrato una forte contrazione del -45,5% scendendo a 744mila tonnellate.
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- Nell'intero primo semestre del 2022 il traffico dei container movimentato dai terminal russi dell'azienda è stato pari a 611mila teu, con una flessione del -22,6% sulla prima metà dello scorso anno, su un totale di 2,2 milioni di teu movimentato globalmente dai porti russi (-17,3%). Nei terminal finlandesi di GPI il traffico è stato di 54mila teu (+36,6%). Inoltre sono state movimentate oltre 4mila unità rotabili (-65,7%), più di 18mila auto (-66,3%) e 1,2 milioni di tonnellate di rinfuse (-53,5%).
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