- Norwegian Cruise Line Holdings (NCLH), così come gli altri principali gruppi crocieristici mondiali, sta lasciandosi alle spalle un prolungato periodo che è stato devastante per l'industria delle crociere, messa in ginocchio in tutto il mondo dall'impatto della pandemia di Covid-19 che ha costretto le compagnie del settore a fermare completamente l'attività. Per NCLH ciò si è tradotto in ben cinque trimestri consecutivi durante i quali nessun passeggero è salito a bordo delle navi delle flotte del gruppo che sono operate attraverso i marchi Norwegian Cruise Line, Oceania Cruises e Regent Seven Seas Cruises.
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- Dopo la cessazione completa delle operazioni tra i secondi trimestri del 2020 e del 2021, dal terzo trimestre dello scorso anno l'attività è ripresa e nel secondo trimestre del 2022 le navi del gruppo hanno ospitato 394mila passeggeri, numero assai distante da quello del corrispondente periodo dell'anno pre-pandemia del 2019 quando ne erano stati imbarcati 683mila, e dai 688mila passeggeri del secondo trimestre del 2018 quando era stato registrato il record per questo periodo dell'anno. Numero di passeggeri, quello del secondo trimestre di quest'anno, che, ad evidenziare la quota di turisti persa a causa della crisi sanitaria, è di poco superiore ai 374mila passeggeri imbarcatisi sulle navi del gruppo nel secondo trimestre del 2011. D'altronde solo all'inizio dello scorso maggio l'intera flotta del gruppo è tornata in servizio.
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- Un impatto, quello del Covid, che si riflette tuttora sui risultati economici di NCLH che ha archiviato il secondo trimestre del 2022 con ricavi pari a 1,19 miliardi di dollari, cifra che è sì assai superiore ai soli 4,4 milioni e 16,9 milioni di dollari totalizzati rispettivamente nei secondi semestri del 2021 e del 2020, ma è inferiore di 477,1 milioni di dollari rispetto al fatturato del secondo trimestre del 2019 e per risalire ad un volume d'affari inferiore registrato nel secondo trimestre bisogna tornare all'ormai lontano 2016.
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- Nel periodo aprile-giugno di quest'anno i valori dell'EBITDA, dell'utile operativo e dell'utile netto segnati da NCLH, pur rimanendo in territorio negativo così come accade consecutivamente da ben dieci trimestri, mostrano un sensibile miglioramento rispetto a quelli dello scorso anno: il margine operativo lordo è ammontato a -184,2 milioni di dollari rispetto a -405,3 milioni nel secondo trimestre del 2021; risultato operativo e risultato economico netto si sono attestati rispettivamente a -396,8 milioni e -509,3 milioni di dollari contro i -605,1 milioni e -717,8 milioni di dollari dello scorso anno.
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- Commentando gli ultimi risultati trimestrali il presidente e amministratore delegato di NCLH, Frank Del Rio, ha manifestato fiducia nella piena ripresa delle attività e delle performance finanziarie: «siamo incoraggiati - ha spiegato - dalla continua elevata domanda da parte dei consumatori che stiamo registrando, che si riflette nelle nostre tariffe record, nell'accelerazione del volume di prenotazioni, in particolare per il 2023 e più avanti, e nella generazione di vendite a bordo che è la più elevata di sempre». Un volume di vendite a bordo delle navi, è necessario precisare, che nel secondo trimestre del 2022 è risultato davvero molto elevato essendo stato pari a 393,3 milioni di dollari, cifra che è tuttavia assai inferiore al record storico di 540,1 milioni del terzo trimestre del 2019 ma anche, per fare un raffronto con analoghi periodi dell'anno, ai 445,1 milioni del secondo trimestre del 2018 e ai 406,1 milioni di vendite a bordo delle navi del secondo trimestre del 2017.
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