- Nel secondo trimestre di quest'anno i ricavi del gruppo terminalista tedesco Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) hanno raggiunto la cifra record di 393,3 milioni di euro, con un incremento del +9,1% sullo stesso periodo del 2021. I ricavi derivanti dalle sole attività portuali hanno registrato un valore record di 384,4 milioni di euro (+8,9%). Assai distanti, invece, dalle cifre trimestrali record segnate nel secondo trimestre del lontano 2008, appena prima della crisi finanziaria mondiale, sono risultati i valori dell'EBITDA, dell'utile operativo e dell'utile dopo le imposte attestatisi rispettivamente a 94,7 milioni, 47,6 milioni e 28,0 milioni di euro, con aumenti del +7,8%, +7,7% e +15,4% sul secondo trimestre del 2021.
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- Nel secondo trimestre del 2022 i volumi di carichi containerizzati movimentati dai terminal portuali di HHLA, riflettendo l'attuale fase di contrazione dei flussi marittimi containerizzati mondiali, hanno registrato una diminuzione essendo stati pari a 1,63 milioni di teu, volume che rappresenta un calo del -3,8% sul corrispondente periodo dello scorso anno e risulta assai distante dal record storico di 1,96 milioni di teu totalizzato nel terzo trimestre del 2019 posizionandosi appena sopra il volume movimentato nel terzo trimestre del 2015. I carichi movimentati con i mercati interni per via intermodale, invece, sono aumentati del +1,2% salendo a 419mila teu.
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- Evidenziando che HHLA ha ottenuto risultati positivi nella prima parte del 2022, la presidente della società, Angela Titzrath, ha tuttavia espresso cautela circa i prossimi sviluppi in considerazione dell'incertezza che grava sui mercati: «da più di due anni - ha spiegato - tutti abbiamo sperimentato quanto sia volatile il settore della logistica. Le restrizioni in atto per contrastare la pandemia di coronavirus, le condizioni meteorologiche, i lavori di costruzione di strade e ferrovie ed ora la guerra in Ucraina, con le conseguenti sanzioni contro la Russia, hanno un enorme impatto sulle supply chain mondiali. HHLA - ha rimarcato Titzrath - potrà anche aver chiuso con successo la prima metà del 2022, ma le interruzioni delle supply chain continuano a porci importanti sfide operative. Al momento - ha precisato - non è chiaro quando questa situazione tornerà alla normalità o quali conseguenze la crisi globale avrà per l'economia e per l'azienda».
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