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I trasporti sul corridoio marittimo del grano stanno aumentando, ma il maggiore volume di cereali ucraini viene esportato attraverso il Danubio
La liberazione dell'Isola dei Serpenti ha consentito di sbloccare la via fluviale
29 agosto 2022
Stanno crescendo i carichi di prodotti agricoli ucraini che vengono esportati attraverso il “corridoio del grano”, ma i più consistenti volumi di queste merci sono ancora trasportati sul Danubio. Il Ministero delle Infrastrutture ucraino ha reso noto che in meno di un mese dall'apertura del corridoio del grano, la via marittima concordata da Russia e Ucraina attraverso la quale trasportare in sicurezza le esportazioni agricole ucraine in precedenza bloccate a causa dell'invasione del territorio ucraino da parte delle truppe di Mosca, circa milione di prodotti agricoli sono stati esportati attraverso i porti della Grande Odessa di Odessa, Chernomorks e Yuzhne. Dai tre scali portuali sono partire 44 navi dirette in 15 nazioni. Il Ministero delle Politiche Agrarie e dell'Alimentazione di Kiev ha specificato che nei primi 22 giorni di funzionamento del corridoio del grano 33 di queste navi hanno esportato 719mila tonnellate di prodotti agricoli.
Si tratta di un volume considerevole, ma ancora limitato. Per fare un raffronto, durante lo stesso periodo il volume delle esportazioni degli stessi prodotti via strada è stato analogo. Sinora quella fluviale è stata la modalità di trasporto più utilizzata per esportare queste merci: da marzo sul Danubio sono state trasportate oltre quattro milioni di tonnellate di grano ucraino, passando dalle 16.500 tonnellate di prodotti agricoli trasportate a marzo, nel primo mese di guerra, a quasi 1,4 milioni di tonnellate nel mese di luglio. Questo incremento è stato consentito, in particolare, dalla liberazione dell'Isola dei Serpenti, in precedenza occupata dai russi, da parte delle forze armate ucraine, che ha permesso di riattivare la navigazione sul canale Bystroe, nel delta del Danubio, che attraversa il territorio ucraino, mentre in precedenza l'accesso ai porti ucraini del Danubio era possibile solo attraverso il canale Sulina che attraversa il territorio della Romania e che non ha profondità sufficiente per il transito delle navi oceaniche.
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