- Nella prima metà di quest'anno i ricavi della società armatrice russa Far Eastern Shipping Company (FESCO) sono saliti alla quota record di 84,35 miliardi di rubli (1,4 miliardi di dollari), con un incremento del +76,5% sul primo semestre del 2021. Nuovi valori record sono stati registrati anche dal margine operativo lordo e dall'utile operativo che si sono attestati rispettivamente a 37,97 miliardi (+124,6%) e 31,49 miliardi di rubli (+99,9%). L'utile netto è ammontato a 14,46 miliardi di rubli (+25,1%).
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- Riferendosi all'impatto sulle aziende russe delle sanzioni contro la Russa imposte dagli USA, dall'Unione Europea e da altre nazioni a causa dell'invasione del territorio dell'Ucraina iniziata lo scorso 24 febbraio dalle truppe di Mosca, FESCO ha evidenziato che, oltre al blocco di forniture di varie beni e servizi alle imprese russe e all'incertezza economica introdotta con le sanzioni, le società russe «non hanno praticamente accesso al mercato azionario internazionale, al mercato dei capitali di prestito e ad altre opportunità di sviluppo, il che potrebbe condurre ad una maggiore dipendenza dal sostegno statale». Specificando che è difficile valutare le conseguenze a lungo termine delle sanzioni imposte e di ulteriori eventuali sanzioni, la compagnia armatrice ha rilevato che, «tuttavia, le sanzioni possono avere un significativo impatto negativo sull'economia russa».
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- Ricordando, inoltre, che effetto delle sanzioni è stato anche il declino delle esportazioni verso l'Europa, mentre le esportazioni attraverso i porti e le frontiere dell'Estremo Oriente sono in crescita a seguito del reindirizzamento delle esportazioni per l'Europa verso est, FESCO ha evidenziato che, operando primariamente nella regione Asia-Pacifico, l'azienda ha registrato un effetto positivo sulla redditività prodotta dai propri servizi di trasporto intermodale e di transhipment dei container.
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